Rimandati a data da destinarsi l’esame autoptico e i funerali di Lorenzo Iannazzi, il giovane operaio di Arpino impiegato alla Motta/Nestlé di Ferentino morto lo scorso lunedì 15 mentre andava al lavoro in auto insieme ad un collega. Come si ricorderà, stando alla prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo, di soli 30 anni, si sarebbe addormentato nell'auto del collega, mentre l'amico e compagno di lavoro guidava, nel tragitto fra Arpino e la fabbrica. Arrivato nel parcheggio della Motta, il collega l'avrebbe chiamato accorgendosi subito dopo, in mancanza di risposte, che il giovane era morto, probabilmente proprio nel sonno. 

Una morte assurda, che ha lasciato tutti sgomenti e che ha indotto la famiglia a chiedere un'autopsia per fare luce sulle cause di un decesso apparentemente ingiustificabile: Lorenzo stava bene e la sera prima aveva anche festeggiato il San Valentino con la giovane moglie Valentina con cui era sposato da poco. 

Inizialmente, l’autopsia era stata fissata per ieri mattina all’obitorio dell’Ospedale di Frosinone, dove la salma del giovane arpinate è stata trasportata lunedì scorso subito dopo il constatato decesso. Il medico legale che avrebbe dovuto effettuare l’autopsia, però, non avrebbe ancora ricevuto l’incarico firmato dal magistrato. Solite questioni burocratiche, quindi, che vanno a sommare rabbia e sconforto all'immenso dolore che i familiari e gli amici provano per la perdita del ragazzo. 

Ma non basta: sembrerebbe, infatti, che siano state disposte ulteriori analisi prima di procedere all’esame più invasivo, vale a dire l'autopsia. Un’attesa infinita, quella che stanno vivendo le famiglie di Lorenzo e della moglie Valentina, per conoscere la reale causa della morte del congiunto e per sapere quando potranno dare l’ultimo saluto al giovane, benvoluto e stimato da tutti