L’ultimo report giornaliero diffuso dall’Arpa Lazio ha certificato che, nella giornata di lunedì scorso, i livelli di pm10 registrati dalle centrali di via Puccini e di viale Mazzini sono stati ben al di sotto dei limiti fissati dalla normativa di riferimento in vigore: 20 microgrammi per metro cubo a Frosinone Scalo e 15 microgrammi per metro cubo a viale Mazzini contro i 50 microgrammi per metro cubo giornalieri previsti dalla legge.
Dall’inizio dell’anno la centralina di Frosinone Scalo ha fatto registrare 27 sforamenti, mentre quella nel centro storico, di fronte alla sede dell’Accademia di Belle Arti, si è attestata quota 14.
Per la legge, si ricorderà, che il tetto massimo annuo di sforamenti è di 35, con una concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo annui.
In una ideale classifica a livello provinciale la città che sta soffrendo di più dal 1° gennaio dal punto di vista ambientale è Ceccano con 31 sforamenti, segue Frosinone, poi Cassino con 18, Alatri 17, Ferentino 7. Chiudono Anagni e Fontechiari con un solo sforamento.