Lo spettacolo, inoltre, presentava un intento educativo, puntando sul ruolo attivo delle giovani generazioni: per combattere efficacemente la violenza, infatti, non bastano le leggi ma è necessario un cambiamento culturale, sul quale le scuole possono fare molto, attraverso un’efficace azione di prevenzione.

Presenti il Liceo Artistico di Frosinone, “Anton Giulio Bragaglia”, e la scuola secondaria di primo grado “Campo Coni”, i cui alunni hanno mostrato diversi lavori, di natura artistica, musicale, teatrale, oltre a componimenti a tema.

"La violenza contro le donne è ormai un’emergenza sociale – ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione e pari opportunità Ombretta Ceccarelli – per questo è necessario diffondere la cultura del rispetto verso l’altro, nella diversità, e l’educazione ai sentimenti, fin dai banchi di scuola. 

Informazione e condivisione sono due strumenti per il vero cambiamento, ed è per questo che la violenza di genere dovrebbe diventare materia di studio già nelle scuole elementari. Secondo i dati Eures, nel 2015, la metà dei femminicidi sono avvenuti all’interno delle mura domestiche: è necessario far capire alle donne che non sono sole e che devono uscire allo scoperto perché il silenzio uccide.

Ringrazio per la sua presenza Vanessa Villani, la giovane mamma che due anni fa, a Ferentino, fu aggredita violentemente dal marito sotto gli occhi del figlioletto: raccontare la propria storia, il dramma vissuto, i campanelli d’allarme, fino ad arrivare all’inferno finale, può servire a spronare quelle donne che potrebbero ancora salvarsi. Sicuramente, insieme ai responsabili dell’Auser del frusinate, al presidente Mario Ceccarelli, alla dottoressa Sonia Zirizzotti, alla dottoressa Anna Magliocchetti ed agli altri referenti, continueremo ad organizzare incontri, conferenze, concorsi su questa tematica così importante, che richiede attenzione e partecipazione da parte di istituzioni, associazioni e forze dell’ordine".

"La violenza di genere è un crimine odioso ed insensato, indegno del ventunesimo secolo, spesso frutto di frustrazioni psicologiche ed etiche da parte di chi ritiene di imporre, con la forza, la miopia del proprio pensiero – ha commentato il sindaco Nicola Ottaviani – L’uguaglianza ed il rispetto sono infatti elementi cardine sui quali, indiscutibilmente, deve basarsi la società civile. Non ha molto senso, infatti, parlare di nuove tecnologie, in grado di favorire cambiamenti epocali e di migliorare notevolmente la qualità della vita, quando ancora non si riesce a garantire il rispetto e la dignità di tutti gli individui. Un compito che spetta alle scuole, alle istituzioni, alle famiglie, ai media: si tratta di un obiettivo prioritario per il quale tutti dobbiamo impegnarci con determinazione",