Su 44 persone ammesse, soltanto 14 sono italiane. I mutamenti della società in senso multiculturale, alla luce della forte presenza di cittadini immigrati, hanno un riflesso diretto e significativo anche sugli strumenti di sostegno sociale. Per capire di cosa si sta parlando basta scorrere la graduatoria provvisoria stilata dal Comune di Anagni per il contributo al canone di locazione. 

Agli uffici dei servizi sociali dell’ente sono pervenute 45 domande. Soltanto una non è stata ammessa e sulle 44 domande dichiarate legittime “soltanto” 14 sono arrivate da italiani, la maggior parte dei quali si trova in cima alla graduatoria, quindi con maggiori probabilità di ottenere i contributi. Tutti gli altri cittadini inseriti nella graduatoria sono originari della Romania, Albania, un paio della Nigeria. Si tratta di immigrati muniti di permesso di soggiorno e con residenza anagrafica nel Comune di Anagni. 

La predominanza di cittadini immigrati, con tutta probabilità, dipende dai criteri previsti dal bando, in particolare quelli di natura economica. Innanzitutto, come dato preliminare, bisogna essere in regola con il pagamento del canone di locazione dell’anno precedente. Ma è il criterio riguardante il reddito a imporre una selezione importante: bisogna avere un reddito che, calcolato con il metodo ISEE, non sia superiore ai 10.000 euro rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti superiore al 35 per cento. 

D’altra parte il crescente numero di immigrati che usufruiscono di forme di sostegno dei servizi sociali dei Comuni è un fenomeno che riguarda non soltanto Anagni ma un po’ tutti i centri della provincia di Frosinone. 

Circostanze che spesso finiscono per alimentare polemiche che, nel migliore dei casi, sfociano nel populismo, quando non debordano in vere e proprie forme di xenofobia. D’altra parte è un fatto che al Comune di Anagni sono arrivate 45 domande, la maggior parte di queste provenienti da immigrati.