A dichiararlo è il senatore del Partito democratico, Francesco Scalia, relatore in Commissione Industria sulle due proposte di direttive europee relative alla fornitura di contenuti digitali e contratti di vendita online nel territorio comunitario.

"Le proposte - spiega - mirano ad eliminare le principali barriere legate al diritto contrattuale che ostacolano gli scambi online transfrontalieri, contribuendo ad una crescita più rapida del mercato unico digitale, a beneficio sia dei consumatori che delle imprese.

Per superare le disparità delle norme nazionali e aumentare, quindi, la chiarezza giuridica per i venditori e gli acquirenti, con i due atti all'esame della commissione si mira sia ad armonizzare determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuti digitali, eliminando i costi aggiuntivi per le imprese e l'insicurezza nei consumatori nell'effettuare acquisti online, sia a definire i rimedi e le modalità in caso di non conformità del bene acquistato al contratto.

Le proposte - conclude Scalia - fanno parte della strategia per il mercato unico digitale avanzata dalla Commissione nel maggio dell'anno scorzo, finalizzata ad abbattere le barriere esistenti nella UE e per espandere i mercati e creare nuova occupazione. Bisogna fare in fretta e bene. Secondo le stime più accreditate, infatti, un unico mercato digitale consentirebbe a regime un aumento del Pil comunitario di circa 415 miliardi di euro creando nuove opportunità per start-up, ma anche per le imprese già operanti sul mercato".