Si rischia di farla sembrare una fotografia normale tale da non sorprendere più nessuno ma i pazienti sistemati su barelle, nei corridori del pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone, sono immagini costanti ma, ciò nonostante, continuano a far rabbrividire. Ieri mattina, ancora una volta i carabinieri del Nas di Latina, gli esperti dell’Antisofisticazione, hanno compiuto una sorta di blitz nella struttura di emergenza sanitaria. La scena che si sono trovati davanti è stata quella che, purtroppo, ben conoscono e che ben si conosce.

Erano alcune decine le barelle sistemate nei corridoi, sulle quali trovavano posto le sagome di persone in condizioni più o meno gravi. Per tutti c’erano ore di attesa nella speranza che si liberasse un posto nei reparti ai quali erano destinati. Un vero collo dell’imbuto e, la verifica dei militari comandati dal tenete Maurizio Sartori, serviva per individuare eventuali responsabilità per quella estenuante attesa. Il controllo è stato fatto a 360° a cominciare dalle presenze del personale, gli accessi dei pazienti, il sistema per classificarli secondo il codice di gravità. Sono stati acquisiti quindi dei documenti ma al termine dell’ispezione, salvo sviluppi successivi dell’indagine di verifica, non vi sarebbe nessun elemento per prendere provvedimenti dato che, il personale trovato al lavoro, stava svolgendo le funzioni al meglio. Certamente la situazione di crisi per i pazienti non dipendeva dalle negligenze di medici o infermieri.

La verifica, inoltre, ha riguardato anche il centro trasfusionale. In quel settore i militari sembravano particolarmente interessati nel verificare il “percorso del sangue” e affini. Nessuna indiscrezione, però, sarebbe trapelata sull’esito di questa seconda verifica. Anche in questo caso, i carabinieri hanno portato via del materiale ritenuto utile nel corso dell’indagine in corso. Quella del Nas sembra essere anche la risposta alle continue denunce, segnalazioni, proteste degli utenti esasperati.