Sono tutti vecchi. Alcuni addirittura “attempati”. Si rompono spessissimo e il più delle volte lasciano a piedi la gente. Le cose sono notevolmente peggiorate con l’inizio del nuovo anno, da quando l’azienda ha proceduto a varare i nuovi orari dopo aver rimodulato la turnazione degli autisti. Da quel momento i cittadini ciociari non possono fare altro che incrociare le dita e sperare che quell’autobus Cotral passi. Perché di corse, stando alle loro testimonianze, ce ne sono di meno, soprattutto nei centri più piccoli.
Utenti e amministratori sono letteralmente sul piede di guerra. Chiedono un trasporto pubblico che sia degno di questo nome. Perché oggi non è così.
L’azienda, dal canto suo, non è totalmente d’accordo con questa chiave di lettura. Guai a parlare di tagli. "Quella in atto - dice il management - non è altro che una razionalizzazione del servizio, che si pone come obiettivo una sua ottimizzazione".

(Servizio sull'edizione del 24 gennaio)