Un mese e tre giorni dopo la violenza Annachiara DâOnofrio racconta le sue verità . E lo fa, ovviamente, ai carabinieri del Reparto Operativo che hanno atteso tutto il tempo necessario affinché la ragazza fosse in grado di ricordare con calma e lucidità .
Le verità di Annachiara avrebbero confermato quanto già ricostruito dagli inquirenti e - senza entrare troppo nel merito visto che si tratta di un atto dâindagine tuttâora in corso - avrebbero sostanziato di dettagli importanti quanto catturato dalla telecamera di video sorveglianza posta allâesterno di uno dei negozi di corso Spatuzzi. Anzi, forse, le sue parole potrebbero aver offerto una prospettiva significativa allâintera vicenda. Il dato certo è che Annachiara sta meglio. E che le sue condizioni abbiano permesso di analizzare grazie al suo contributo quei momenti durissimi, prima che Graziano Bruognolo - il suo ex fidanzato - giungesse allâorario di chiusura nei pressi dellâattività di famiglia per fare fuoco contro Annachiara. E per poi rivolgere la calibro 22 illegale contro se stesso, togliendosi la vita.
Il video
Lâintera ricostruzione della violenza resta saldamente ancorata a quel minuto e mezzo di video estrapolato dagli inquirenti. Immagini che hanno permesso di capire cosa fosse accaduto prima ancora che Annachiara recuperasse le forze per offrire le sue verità . à in quella manciata di secondi che si può stabilire come Graziano - commerciante di 25 anni di Cassino, perbene e senza grilli per la testa - abbia perso la ragione cercando di parlare con lâamore della sua vita, forse per un chiarimento. Mancavano solo cinque giorni a Natale. E poco prima di pranzo unâarma illegale impugnata da Graziano ha scandito per sempre i destini dei due giovani, un tempo innamorati lâuno dellâaltra.
Il video, però, pur restituendo la storia amara di quel giorno non riesce, a causa dellâangolazione della stessa telecamera, a coprire ogni attimo che ha separato per sempre la vita di Graziano da quella di Annachiara soccorsa immediatamente e trasportata in eliambulanza al Santa Maria Goretti di Latina. Dopo otto lunghi giorni in cui lei ha lottato con forza dal suo letto dâospedale, sostenuta dallâamore della sua famiglia e dai tanti amici, la ventisettenne originaria di Formia ma da anni a Cassino ha riaperto gli occhi. E ha chiesto di parlare con sua madre. Ora i suoi ricordi sono stati affidati ai militari.
Resta il mistero della pistola
Su come e dove Graziano si sia procurato la calibro 22 con cui poi ha fatto fuoco è ancora mistero. Gli inquirenti stanno cercando di risalire a colui o coloro che possano aver approfittato del dolore del ragazzo per vendergli illegalmente la calibro 22 dalla matricola abrasa con cui poi, dopo aver colpito Annachiara, ha messo fine alla sua vita. Forse credendo di aver ucciso lâamore della sua vita.