A Ferentino per l'inaugurazione della Cittadella dello Sport e per l'amichevole delle nazionali Under 17 Italia-Spagna, il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Carlo Tavecchio, è stato inevitabilmente incalzato sulla lite di ieri sera al San Paolo tra l'allenatore del Napoli Maurizio Sarri e quello dell'Inter Roberto Mancini. 

Tra i due mister sono volate parole grosse: come riferito da entrambi a fine gara ai microfoni di tutte le testate giornalistiche, il primo, al termine della partita valevole per l'accesso alla semifinale di Coppa Italia e vinta dall'Inter per 2-0, avrebbe dato del "finocchio" all'allenatore nerazzurro, che avrebbe reagito con un "vecchio cazzone". 

La querelle si è protratta nel dopo partita ed è rimbalzata su tutti i media nazionali e internazionali. Inevitabile, quindi, che a Tavecchio, già noto alle cronache per le sue colorite esternazioni, venisse chiesto un parere sull'accaduto. 

Lo abbiamo fatto in particolare noi di ciociariaoggi.it. Abbiamo atteso Tavecchio all'uscita del ristorante "Bassetto", dove con altre personalità (fra cui il questore, il prefetto e il presidente della provincia di Frosinone) si era recato per pranzo e gli abbiamo posto la fatidica domanda: "Presidente, che ne pensa di quanto accaduto ieri sera tra Sarri e Mancini?". Quesito volto a sapere cosa il numero 1 del calcio italiano pensasse di un episodio che non fa certo bene al sistema. A quel punto è iniziata una vera fuga di Tavecchio, che, chiuso in un imbarazzante silenzio, e facendosi scudo del suo addetto stampa, ha dribblato la nostra domanda cercando di raggiungere velocemente la propria auto per recarsi nel nuovo stadio. 

Nel video la "fuga" di Carlo Tavecchio e le resistenze del suo staff

Lo abbiamo incalzato ancora, nonostante i suoi uomini abbiano tentato di strapparci il cellulare con il quale stavamo registrando l'intervista. Niente da fare. Il presidente è fuggito via senza rilasciare dichiarazioni. Neppure un "no comment". Niente. Un atteggiamento assai poco giustificabile. Un silenzio che male si addice a chi deve governare le sorti del calcio italiano. Un mutismo rotto solo dal suo addetto stampa che si è limitato a comunicarci che Tavecchio non poteva dire nulla "essendo in corso un procedimento", sicuramente di natura disciplinare, nei confronti di Mancini e Sarri.Â