Il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi è morto questa mattina in una clinica di Roma. Aveva 95 anni.

È stato il decimo presidente della Repubblica italiana, dal1999 al 2006. Governatore della Banca d'Italia dal 1979, nel 1993 è stato presidente del Consiglio di un governo di transizione, il primo della storia della Repubblica. In seguito ha ricoperto la carica di ministro del Tesoro, dall'aprile 1996 al maggio 1999, durante le legislature di Prodi e D'Alema. Il 18 maggio 1999 è stato eletto presidente della Repubblica, carica che ha mantenuto fino al 15 maggio 2006.

Ciampi fu a Frosinone nel novembre del 2004 per l'inaugurazione del palazzo di giustizia. Questa la dedica che fece in occasione di quella visita all'Albo d'onore del capoluogo:

"A Frosinone, città semidistrutta dai ripetuti bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, insignita della Medaglia di Bronzo al Merito Civile, presto risorta dalle sue rovine per le virtù civili e la laboriosità dei suoi cittadini; a Frosinone, già protagonista di un importante processo di industrializzazione, oggi impegnata con tutto il territorio della Ciociaria in una equilibrata ristrutturazione della propria economia, il mio amichevole saluto e augurio di buon lavoro".

«Ho avuto una botta di vecchiaia», ripeteva Ciampi negli ultimi tempi agli amici, giustificando così la propria ritrosia ad apparire in pubblico. Un Parkinson in continua evoluzione lo aveva portato a soffrire più o meno gli stessi sintomi di Papa Wojtyla, nella stagione finale del pontificato. Una malattia invalidante, alla quale però non si è arreso mai, fino all'ultimo. Finché le sue condizioni glielo hanno consentito non ha perso l’abitudine di andare nel studio di senatore a vita, a Palazzo Giustiniani, dove dettava qualche lettera alla segretaria o riceveva i pochi intimi che ancora andavano a trovarlo. Al suo fianco fino alla fine c’è stata la moglie Franca.