È stato il 20enne romeno Andrei Filip a uccidere a coltellate la madre, Mirela Balan, e la sorellina di 12 anni, scomparse da una settimana nei pressi di Verona.  Dopo un lungo interrogatorio l’uomo ha confessato di averle uccise e di aver fatto a pezzi i loro corpi per poi gettarli nel fiume Adige. Sull’uomo, tornato in Romania subito dopo la denuncia della scomparsa di madre e figlia, si erano da subito concentrate le indagini, che hanno condotto i carabinieri di Verona proprio lungo il fiume Adige. Le ricerche dei sommozzatori dei nuclei subacquei dei carabinieri di Genova, interrotte ieri notte, riprenderanno oggi e si concentreranno nella zona di Albaredo Adige (Verona), dove l’uomo ha confessato di aver gettato i due corpi martoriati.

Dopo essere stato ricondotto in Italia, l’uomo ha confessato il pluriomicidio agli inquirenti, fornendo tutti i riprovevoli dettagli del caso. Secondo la ricostruzione dei fatti Andrei Filip avrebbe avuto una violenta lite con la madre, con la quale non andava d’accordo e che voleva allontanarlo da casa. Cieco di rabbia si sarebbe così scagliato sulla donna, uccidendola, e poi anche sulla sorellina, divenuta ormai una scomoda testimone. L’uomo avrebbe poi fatto a pezzi i corpi con un coltello, rinchiudendoli in sacchi di plastica, che avrebbe infine gettato nel fiume.