“Semi nutrienti per un futuro sostenibile”. Questo lo slogan a sostegno  della campagna sostenuta dall’ Assemblea Generale delle  Nazioni Unite, che ha dichiarato il 2016 “anno internazionale dei legumi”. Ogni anno le Nazioni Unite scelgono di sviluppare un tema ritenuto di particolare importanza per l’intero pianeta: il 2015 è stato ad esempio dedicato alle tecnologie legate alla luce e al suolo e alla necessità di proteggerlo dall’erosione; il 2014 è stata la volta della salvaguardia delle piccole isole e dell’agricoltura familiare; mentre il 2013 è stato l’anno della collaborazione internazionale per la protezione delle risorse idriche, e per la diffusione della quinoa, una pianta originaria del Sudamerica dalle forti proprietà nutritive.

Alle porte del nuovo anno, Ban Ki-moon, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha accettato con soddisfazione le pressioni della Turchia e del Pakistan che hanno insistito per convogliare l’interesse generale sulla diffusione e la salvaguardia dei legumi, una scelta che può apparentemente di scarso valore, ma che è invece foriera di risvolti significativi sul piano globale: incentivare la produzione  e la distribuzione di legumi vorrebbe dire intraprendere una strada verso la lotta alla fame nel mondo e al tempo stesso migliorare le condizioni della donna. Fagioli, fave, ceci e lenticchie contengono le stesse proprietà nutritive della carne, ma a un costo decisamente inferiore, migliorano la qualità del suolo su cui vengono coltivate e possono essere consumate in diversi modi, da quelli più tradizionali, fino alle ricette più sofisticate, inserite nei primi o come contorno. 

Josè Graziano da Silva, direttore generale della Fao si dice pronto a prendere in carico l’iniziativa, delegando alla Food and Agricolture Organization a Roma di gestire le iniziative che durante l’anno dovranno essere adottate dal sistema Onu, dalla società civile e dal settore privato, per favorire la produzione e il commercio di queste preziose colture, con la speranza che ciò possa portare all’adozione di nuovi e intelligenti metodi di utilizzo delle centinaia di varietà leguminose esistenti nel mondo.