San Giovanni Incarico
06.12.2025 - 13:00
Il processo inizierà a marzo del prossimo anno al tribunale di Cassino
L’accusa è pesante: violenza sessuale. L’aggravante è scioccante: “aver commesso l’atto nei confronti di una minore di anni quattordici”, che all’epoca dei primi fatti contestati la ragazzina non aveva ancora compiuto.
Secondo il quadro accusatorio ricostruito dal pubblico ministero, l’anziano avrebbe toccato la ragazza nelle parti intime, l’avrebbe condotta in camera da letto e qui costretta ad avere rapporti sessuali, anche se solo parzialmente completi.
Una versione che la ragazza, assistita dall’avvocato Giuseppe Merola del foro di Latina, ha confermato durante l’incidente probatorio (in ambiente protetto per via dell’età) con alcune precisazioni rispetto alle dichiarazioni iniziali, ma che l’uomo, difeso dall’avvocato Manlio Sera del foro di Cassino, nega con decisione.
Secondo l’accusa, la giovane avrebbe subito le attenzioni morbose dell’anziano in diverse occasioni, in particolare nel periodo compreso tra ottobre 2023 e dicembre dello stesso anno. Lo scorso 21 luglio il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Chiara Fioranelli ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo contestandogli i reati previsti dal codice penale agli articoli 609 bis e 609 ter, ovvero quelli di violenza sessuale e della circostanza aggravante per la giovanissima età della ragazzina.
Nell’udienza di martedì scorso davanti al gup Maria Cristina Sangiovanni, il pm ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio, la giovane si è costituita parte civile, mentre l’avvocato Sera ha chiesto il non luogo a procedere per il suo assistito contestando l’attendibilità del racconto fornito dalla ragazzina.
La prima udienza del processo è fissata per il 10 marzo del prossimo anno davanti al collegio B del tribunale di Cassino.