Frosinone
17.11.2025 - 14:18
Attentato al bar Minotti di Frosinone. Arrestati Anthony Spada e Elvis De Silvia di origini rom, ritenuti responsabili di aver esploso alcuni colpi contro le vetrate esterne del Bar Minotti, in un momento in cui il locale era ancora frequentato da numerosi clienti. L'episodio è avvenuto nella notte del 29 agosto scorso. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai militari del comando della compagnia carabinieri di Frosinone, emessa dal gip del tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento restrittivo rappresenta l’epilogo di due mesi di indagini condotte dal Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Frosinone. Ai due sono stati contestati i reati di danneggiamento aggravato e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, intorno all’1.40 del 29 agosto 2025, due individui a bordo di uno scooter hanno attraversato ad alta velocità la zona davanti al Bar Minotti e hanno esploso almeno tre colpi d’arma da fuoco contro le vetrine esterne del locale, appena conclusa una serata musicale, mentre lungo il marciapiede erano ancora presenti numerosi avventori.
Le indagini, basate sulle testimonianze di numerosi presenti e sull’analisi delle immagini delle telecamere del locale e della videosorveglianza comunale “Frosinone Sicura”, hanno ricostruito anche il presunto movente. Circa due ore prima, i due indagati avevano avuto un alterco all’esterno del locale con un terzo soggetto, nei confronti del quale avevano assunto un atteggiamento intimidatorio, e erano stati allontanati dagli addetti alla sicurezza. La frustrazione per essere stati cacciati avrebbe quindi generato il desiderio di vendetta. I due sono tornati prima per controllare la situazione e successivamente per compiere l’azione armata, simile alla cosiddetta “stesa”, pratica nota in contesti criminali.
Durante il sopralluogo, i carabinieri hanno repertato due bossoli calibro 7,65 mm e vari frammenti di ogiva. I colpi hanno colpito le vetrate ad un’altezza tra i 2,5 e i 3 metri dal pavimento e, fortunatamente, non vi sono stati rimbalzi che avrebbero potuto colpire, anche mortalmente, gli astanti.
Le informazioni raccolte dai testimoni e confermate dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza sono state integrate con l’analisi del percorso GPS del braccialetto elettronico indossato da uno degli arrestati, che ha confermato la sua presenza davanti al Bar Minotti al momento della sparatoria.
Il quadro probatorio, ritenuto grave, preciso e concordante nei confronti dei due indagati – un trentaseienne identificato come conducente dello scooter e un ventinovenne passeggero che ha materialmente sparato – è stato giudicato dalla Procura della Repubblica e dall’ufficio del gip del tribunale di Frosinone sufficiente per l’emissione della custodia cautelare in carcere.
Al momento dell’arrivo dei carabinieri, uno dei due destinatari della misura si era già allontanato dalla propria residenza, ma grazie alle ricerche dei militari dell’Arma si è costituito poche ore dopo presso il carcere di Isernia, dove nei prossimi giorni sarà sottoposto a interrogatorio di garanzia.
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