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Frosinone

Incendio in via Mola Vecchia, quattro case inagibili

Comunicazione dell’Ater al Comune: soltanto una era abitata da regolari, nelle altre c’erano abusivi. La polizia cerca di fare luce sull’accaduto

Incendio in via Mola Vecchia, quattro case inagibili

Una sola famiglia in regola, da ospitare. Gli altri sono tutti abusivi. Dopo le verifiche effettuate dall’Ater di Frosinone, a seguito dell’incendio divampato domenica mattina in una delle palazzine verdi di via Mola Vecchia, l’ex istituto case popolari ha segnalato al Comune di Frosinone i nuclei familiari che hanno diritto a ricevere ospitalità in attesa del ripristino dell’abitabilità. E, dai conteggi, solo uno rientro a pieno titolo tra quelli da ospitare.

Intanto, proseguono gli accertamenti sulla natura del rogo e anche sui danni arrecati agli altri appartamenti interessati dall’incendio. I danni principali riguardano la casa dalla quale le fiamme si sono sprigionate. Un immobile sulla carta disabitato ma che, secondo i primi accertamenti condotti dall’Ater, potrebbe esser stato occupato abusivamente, come anche altri due alloggi. In totale, infatti, sono quattro le unità immobiliari dichiarate inagibili, quella direttamente coinvolta dalle fiamme e altre tre danneggiate soprattutto dai fumi. Tre sarebbero i nuclei familiari in qualche modo interessati dall’evento.

Tuttavia, spiega il commissario dell’Ater Antonello Iannarilli: «Abbiamo inviato una lettera al Comune di Frosinone nella quale diciamo che solo uno dei nuclei familiari è in regola. Gli altri sono abusivi. E questi, per noi, decadono da qualsiasi diritto a una sistemazione alternativa».

Dunque, per l’Ater, solo una famiglia ha diritto a stare in albergo in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza dell’alloggio di cui disponeva all’interno del complesso di via Mola Vecchia. Nel frattempo, le indagini della polizia vanno avanti. Si attende la relazione dei vigili del fuoco per ricostruire quanto accaduto la mattina di domenica. L’allarme è scattato intorno alle 8.30. Forse un cortocircuito. Sul posto, domenica, oltre ai vigili del fuoco, intervenuti con cinque squadre al sesto piano dell’immobile, e al 118 che ha soccorso un paio di intossicati, anche la polizia locale e le volanti.

Al momento, dagli elementi sinora acquisiti si propende per l’incendio di natura accidentale. Gli agenti della questura hanno sentito diversi testimoni per ricostruire le ore antecedenti al rogo. Dalla questura, al momento, non si esclude nessuna ipotesi, anche il dolo. Nelle prime ore si era fatta strada una pista passionale. Dunque un dispetto una vendetta alla base dell’incendio. Finora, tuttavia, non si sono avuti riscontri sull’origine dolosa, per cui l’evento accidentale resta per il momento a causa più accreditata.

Fatto sta che quando le fiamme e il fumo hanno iniziato a propagarsi all’interno dell’edificio si sono vissuti attimi di terrore tra gli inquilini, costretti, momentaneamente, a lasciare in tutta fretta le loro abitazioni per motivi precauzionali e per consentire ai vigili del fuoco di intervenire fino al sesto piano per mettere in sicurezza l’appartamento invaso dalle fiamme e gli altri indirettamente coinvolti dall’accaduto.

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