Spazio satira
Alatri
05.06.2025 - 13:00
Nei giorni scorsi si sono aperte le porte del carcere di Frosinone per un trentunenne alatrense, il quale dovrà scontare un residuo di pena di due anni e due mesi per il reato inerente la diffusione illecita di immagini o video sessualmente esplici, reato commesso nel 2020.
I fatti
Il tutto risale, come detto, a cinque anni fa, quando l’uomo, allora ventiseienne, di professione operaio, era stato arrestato dopo aver diffuso on-line foto e video di una minorenne nuda, una tredicenne con la quale aveva intrecciato una relazione amorosa. I due si erano conosciuti su Instagram durante il periodo del lockdown per via della pandemia di Covid-19. Dopo qualche incontro, nel quale l’uomo aveva baciato la ragazzina, quest’ultimo aveva chiesto alla tredicenne di inviargli delle foto che la ritraessero nuda o in pose ammiccanti. Fu la madre della ragazzina a scoprire il tutto e a denunciare l’uomo che, nel frattempo, aveva divulgato sul web le immagini intime inviate dalla stessa ragazzina, dopo i primi incontri tra i due.
Per l’uomo, la difesa, rappresentata dall’avvocato Patrizio Cittadini, aveva chiesto il patteggiamento ad una pena di 22 mesi, ma il giudice del Tribunale di Frosinone respinse tale richiesta, poiché l’operaio sarebbe stato trovato in possesso di altri contenuti a sfondo erotico, riguardanti un’altra minorenne, e utilizzabili con le stesse finalità. L’operaio è finito dunque alla sbarra per quello che è stato il primo processo per “Revenge porn” celebrato in provincia di Frosinone. L’operaio è stato condannato ad una pena di due anni e due mesi più al pagamento di una provvisionale di 3mila euro per ciascuna delle sue vittime, difese dall’avvocato Roberto Filardi.
In carcere
Tornando a quanto accaduto nei giorni scorsi, i carabinieri della stazione di Alatri hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Frosinone. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale del capoluogo per scontare la pena inflittagli dai magistrati.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione