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Frosinone

Ordigno contro il Caffè Minotti

Bomba carta fatta esplodere nella notte tra mercoledì e giovedì nel noto locale in via Marittima. I proprietari Vincenzo e Maria Teresa: «Siamo stati svegliati da un boato alle 2.37. Erano in due. Siamo amareggiati»

Attentato al Caffè Minotti

Caffè Minotti dopo l'esplosione dell'ordigno

Un boato. In un primo momento hanno pensato a una scossa di terremoto. Non volevano credere che qualcuno, per la terza volta in quattro anni, prendesse di nuovo di mira la loro attività, una delle più frequentate della provincia. E invece, anche stavolta, si è trattato di un episodio che ha lasciato amarezza nella famiglia Minotti. Una bomba carta lanciata contro la vetrina del Caffè Minotti, in via Marittima. Poco prima delle 2.30 della notte tra mercoledì e giovedì, l’inquietante episodio che ha riportato alla mente i due precedenti: l’attentato del 27 dicembre 2021, quando venne distrutta la vetrata, e il secondo atto intimidatorio a marzo del 2022. In quel caso vennero esplosi sette colpi di pistola contro le vetrate. Ad agire, l’altra notte, due persone. Volto coperto con un cappuccio. Uno più alto, l’altro più robusto. Arrivano a piedi, dalla zona stazione, raggiungono la parte laterale del Caffè Minotti e accendono la bomba carta. Poi si nascondono dietro un’auto e successivamente si danno alla fuga. Sempre nella stessa direzione da dove sono arrivati. Il tutto immortalato dalle telecamere di videosorveglianza i cui filmati sono al vaglio degli agenti della squadra mobile, diretti dal commissario capo Angelo Longo. Le indagini proseguono senza sosta per fare luce sull’accaduto e risalire agli autori.

La ricostruzione

Vincenzo Minotti, che con la moglie Maria Teresa Pacitto e i figli gestisce uno dei locali storici di Frosinone, era salito da poco in casa. L’abitazione si trova al piano superiore. Poco prima Vincenzo era sul divano. Divano posizionato proprio di fronte alla vetrina mandata poi in frantumi. Prima delle 2 è salito in camera a dormire. Venti minuti dopo e Vincenzo, come la moglie e i figli, è stato svegliato da un boato. Sono scesi per capire cosa fosse accaduto e hanno contattato il 112. Sul posto gli agenti della polizia, la Scientifica e i vigili del fuoco. Vincenzo Minotti è amareggiato. Stanco di ritrovarsi a vivere le stesse situazioni degli ultimi episodi del 2021 e del 2022. Attende le indagini della polizia confidando nell’operato degli agenti. Insieme alla sua famiglia non si lascia comunque scoraggiare. Già ieri mattina si sono subito rimboccate le maniche per non chiudere neppure un istante l’attività e continuare a offrire il loro servizio ai clienti.

Maria Teresa Pacitto, moglie di Vincenzo, ci racconta i primi istanti subito dopo l’esplosione. «Erano le 2.37 quando abbiamo sentito un boato. In un primo momento ho pensato al terremoto. Ci siamo affacciati e abbiamo visto il fumo. Subito dopo ci siamo accorti che era stata fatta esplodere una bomba carta. Erano in due. Ogni volta agiscono in due». La signora fa riferimento ai precedenti atti intimidatori. «Abbiamo chiamato subito le forze dell’ordine. Sono arrivati la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco». Minotti e la moglie si dicono amareggiati e delusi. «Non è semplice descrivere la sensazione che proviamo – continua Maria Teresa Pacitto – Siamo sicuramente amareggiati e delusi, non con le forze dell’ordine, però purtroppo nell’ultimo periodo, in città non si vive tranquillamente»

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