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Salute

Multe ai "No Vax" annullate e rimborso a chi ha già pagato

Secondo il testo in discussione in Parlamento contenuto nel "Milleproroghe", i procedimenti in corso saranno estinti

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Svolta in positivo per i no vax

Una delle principali novità contenute nella bozza dell'ultimo decreto Milleproroghe riguarda la cancellazione delle sanzioni (100 euro) per chi non si è vaccinato contro il COVID-19, non ottemperando agli obblighi di legge introdotti durante la pandemia. Secondo il testo, che è stato presentato oggi al Consiglio dei Ministri, i procedimenti sanzionatori in corso verranno "definitivamente interrotti", mentre le multe già irrogate saranno "annullate". Inoltre, i procedimenti legali pendenti a carico dei no vax saranno considerati "estinti di diritto", con spese compensate tra le parti.

Il provvedimento, che sta attualmente passando al vaglio del Ministero dell'Economia e delle Finanze, segna una netta inversione di rotta rispetto alle normative precedenti, che avevano previsto sanzioni per chi non rispettava l'obbligo vaccinale. Inizialmente, la bozza del decreto Milleproroghe proponeva anche una proroga della sospensione delle multe, spostando il termine da fine 2024 a fine 2025. Tuttavia, il nuovo testo va oltre, ponendo fine in modo definitivo alle sanzioni.

La misura si inserisce in un contesto di progressivo allentamento delle restrizioni legate alla pandemia e riflette una crescente volontà di archiviare definitivamente la gestione emergenziale del virus.

La decisione di annullare le multe è destinata a sollevare dibattito, in particolare tra coloro che ritengono che l'obbligo vaccinale abbia avuto un impatto positivo nella lotta contro il COVID-19, e chi invece ha sempre sostenuto che le sanzioni non fossero giustificate. Il governo dovrà ora valutare le eventuali implicazioni politiche e sociali di questa misura, che potrebbe alimentare nuove discussioni sull'efficacia e le modalità di gestione delle politiche sanitarie.

La proposta, ancora in fase di revisione, potrebbe essere approvata in tempi brevi, vista l’urgenza di concludere l'iter legislativo prima della fine dell'anno.

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