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Cervaro

Ladri in azione, notte da incubo

La “banda dell’Audi” ha preso di mira via Pascoli a Cassino: colpo fallito in una tabaccheria, riuscito al bar Corallo. Poche ore prima malviventi in azione nelle campagne di Cervaro: furto in un’abitazione mentre i proprietari erano a cena

Carabinieri in azione per fermare i furti

Era notte inoltrata quando la banda è entrata in azione decisa a colpire, ancora una volta, le attività commerciali di Cassino. Erano circa le tre, un orario in cui ancora circolano gli ultimi gruppetti di giovani di rientro dalla lunga notte della movida cassinate, fatta di sballi e sollazzi, ma loro, i malviventi, sono stati fulminei. Come sempre! Hanno preso di mira via Pascoli decisi a colpire in un paio di locali. Nel primo, colpo fallito. Il sistema antifurto nebbiogeno ha impedito alla banda di svaligiare la tabaccheria presente in quella zona. Una sorta di nebbia talmente fitta e densa da impedire completamente la visuale. Meno fortunato il bar Corallo, i ladri sono riusciti a forzare la porta d’ingresso fino a guadagnarsi l’entrata riuscendo a fare incetta di sigarette e gratta e vinci.

Ancora da quantificare il bottino che la “banda dell’Audi”, così è stata ribattezzata per quella frequenza nelle segnalazioni legate alla stessa tipologia di vettura, è riuscita a portare via. Immediato l’arrivo sia di uomini del Commissariato che dei militari dell’Arma, in un battibaleno erano sul posto e hanno avviato le ricerche ma dei malviventi non c’era più alcuna traccia. Solo una scia di amarezza per quel tam tam notturno e l’ennesimo episodio ai danni di attività commerciali della città troppo spesso nel mirino di malviventi a caccia di lauti bottini.

Nella campagne

Ma la serata di venerdì ha riservato anche altre spiacevoli sorprese. Ladri in azione pure tra le zone di Santa Lucia e Santa Maria di Trocchio alla periferia di Cervaro. La banda ha provato a colpire due famiglie, nel primo caso si è trattato solo un tentato furto, alla fine non sono riusciti a entrare mentre nel secondo si sono intrufolati nell’abitazione mentre i proprietari erano in casa e a cena. Nessuno si è accorto di nulla, ma loro - i malintenzionati - sono riusciti ad arraffare oggetti come bigiotteria e poco altro. Di recente, proprio in una zona confinante c’erano state altre “visite” sgradite ma stavolta a mettere in fuga i ladri erano stati proprio i residenti. «Viviamo dietro le finestre, praticamente», dicono dalla zona Foresta. Un modo per raccontare la tensione che c’è ogni giorno, non solo di notte. E il continuo allarme che viaggia sui telefonini, dai movimenti alle auto sospette, fino - purtroppo - alle notizie dei colpi. Il comitato presente in quell’area continua la sua battaglia e già dalla prossima settimana tornerà a scrivere al prefetto ma, stavolta, anche al ministro dell’Interno per avere maggiori tutele e sicurezza.

Le telecamere della zona infatti presentato qualche defaillance. Esistono ma, in qualche caso, sono coperte dalla vegetazione: «Per non essersene accorto nessuno vuol dire che i video non vengono guardati», dicono. Analogo grido d’allarme è quello che lanciano sulla pubblica illuminazione: oltre ad essere pericolose le strade rischiano finanche di incoraggiare i malintenzionati che prediligono le zone isolate e senza luci per potersi muovere agevolmente. Al contrario, invece, i residenti vogliono sentirsi sicuri.

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