Di media la fattura bimestrale è pari a 50.000 euro di media. Parliamo delle spese di telefonia, ma non solo, del Comune di Frosinone. Meglio, degli uffici comunali. La premessa, infatti, è che il servizio Ced-Statistica è incaricato di tutte le attività connesse con le comunicazioni dati e fonia per tutte le utenze comunali, gli uffici giudiziari e gli istituti scolastici di competenza. Il Ced si occupa anche del monitoraggio e della liquidazione delle spese. Nel bimestre giugno-luglio l’importo, comprensivo dell’Iva, è stato pari a 50.923,58 euro. Ad agosto-settembre conto di 51.217,45 euro. Più o meno le stesse cifre anche per ottobre-novembre. In ogni caso 25.000 euro al mese non è pochissimo, ma guai a parlare di “piange il telefono”. Riccardo Mastrangeli, assessore al bilancio in questo momento in panchina (per effetto della rotazione in giunta), spiega: «Bisogna tenere presente che negli anni passati la spesa bimestrale era arrivata a toccare addirittura 400.000 euro. Questa Amministrazione ha messo in campo un’azione di ottimizzazione. Al momento ci sono soltanto due contratti e un gestore unico. Fra le altre cose, oltre al telefono, bisogna considerare la connessione internet. Prima c’erano diversi gestori: abbiamo razionalizzato il servizio e provveduto anche a cambiare tutte le centraline. Il risparmio è notevole se pensiamo che siamo passati da 200.000 a 25.000 euro al mese».
Prendendo in considerazione la fattura relativa a giugno-luglio, emergono dei dati interessanti: 48.219,60 euro (comprensivi dell’Iva) per prestazioni di servizi delle utenze di telefonia degli uffici comunali. Mentre la spesa degli uffici demografici è stata di 99,31 euro.
Quindi le scuole: 255,30 euro per le materne, 1.687,67 per le elementari, 352,15 per le medie.
Costi minimi invece per la biblioteca (13,86 euro), il museo (1,83), il centro sociale (2,99). 76,54 euro nel bimestre per gli asili nido, 148,13 euro per il centro incontro anziani, 66,20 euro per gli uffici del cimitero.