Stasera la giunta comunale si riunisce per analizzare, fra gli altri punti all’ordine del giorno, la vicenda delle tariffe del sistema di mensa scolastica. Nel corso dell’ultima seduta consiliare il vicesindaco e assessore Francesco Trina ha annunciato che «il costo del singolo pasto a famiglia verrà abbassato di 50 centesimi». Aggiungendo che sarà pure vagliata la possibilità di una riduzione del 50% per il secondo e terzo figlio. Va premesso che il parametro fondamentale resta quello dell’Isee, un acronimo che sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente. In sostanza è un valore che serve a documentare la situazione economica del nucleo familiare del dichiarante quando si richiedono prestazioni sociali agevolate.
Dunque è destinato a cambiare il prospetto contenuto nella delibera di giunta comunale numero 452 del 7 ottobre 2015.
Per un nucleo familiare con un reddito compreso da zero a 2.100 euro, il contributo della quota pasto del servizio dovrebbe essere di 2 euro a pasto, rispetto ai 2,50 euro originariamente previsti.
Per una famiglia con un reddito tra i 2.100,01 e 4.000 euro, il costo dovrebbe essere di 2,70 euro a pasto, mentre prima era stata ipotizzata la cifra di 3,20 euro.
Poi ci sono le famiglie comprese in una fascia di reddito tra 4.000,01 e 8.000 euro; in questo caso il contributo della quota pasto del servizio sarà di 3,30 euro, a fronte delle 3,80 euro inizialmente stabilite.
Poseguendo, tra 8.000,01 e 12.000 euro il costo dovrebbe essere fissato a 4 euro a pasto (prima si parlava di 4,50).
Infine, le famiglie con un reddito superiore ai 12.000 euro, oppure quelle non residenti, dovranno corrispondere 4,98 euro a pasto. Il costo fissato nella precedente delibera era di 5,35 euro. In questo caso quindi la diminuzione è leggermente inferiore ai 50 centesimi.