Il commissario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella ha convocato per lunedì la riunione del Collegio di direzione, rispondendo così alla richiesta dei 13 direttori di Dipartimenti e di Distretti. All’ordine del giorno due punti: le problematiche relative alla rivoluzione degli orari di lavoro determinata dalla direttiva europea e l’entrata in vigore (a partire da martedì 1 dicembre) del protocollo informatico. La questione in realtà è semplice. Da una parte ci sono i direttori dei Dipartimenti e dei Distretti, che sostengono come manchino i medici necessari per rispettare la direttiva europea: 48 ore di lavoro settimanale, 11 ore di riposo tra un turno e l’altro e un ulteriore riposo settimanale di 24 ore. Il mancato rispetto di queste norme prevede delle sanzioni. Il punto è che per garantire quelli che in gergo tecnico vengono definiti i Livelli Essenziali di Assistenza occorrerebbero un centinaio di nuovi camici bianchi. Questo è in sintesi quello che sostengono i vari direttori, ognuno dei quali ha inoltrato una relazione dettagliata a Macchitella. Anche perché il computo delle ore lavorate è al netto di ferie, permessi e riposi. In questo modo o si va avanti come si è fatto fino ad ora (con turni superiori ai limiti previsti dalla direttiva europea) oppure è complicato mantenere gli standard. Intanto la direzione sanitaria dell’ospedale di Frosinone ha reso noto che da lunedì 30 novembre l’attività ambulatoriale ospedaliera di viale Mazzini verrà trasferita presso la struttura di via Fabi. Precisamente nell’Edificio T (ex palazzina Q, la stessa dove si trova il Cup), al secondo piano. Gli ambulatori trasferiti sono i secondi: reumatologia, diabetologia, chirurgia e dermatologia.