Una pattuglia della Polizia durante un servizio di appostamento in un località della parte bassa della città, nota due giovani confabulare nelle vicinanze di un parcheggio di una palazzina poco illuminata. Uno dei due, tra l’altro noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, non appena gli agenti si avvicinano per sottoporli ad un controllo, si dà alla fuga a piedi. Il poliziotto che lo sta inseguendo si accorge che il giovane nella corsa si è disfatto di un borsello, lanciandolo lontano da sé,  prontamente recuperato dal collega. Il  ragazzo, approfittando dell’oscurità tenta, invano, di far perdere le proprie tracce; l’agente infatti riesce, dopo un lungo inseguimento, a raggiungerlo e bloccarlo all’interno di un cortile di una palazzina dove aveva cercato rifugio. Ad incastrare il trentottenne il contenuto del suo borsello: 36 grammi di cocaina, circa 125 grammi di hashish e circa  55 grammi di marijuana, come accertato da test effettuati dalla Polizia Scientifica, già suddivisi in numerose confezioni ed ovuli pronti per essere piazzati tra i suoi "clienti". La firma delle responsabilità del fermato, in ordine all’illecita attività, nel ritrovamento, all’interno della piccola borsa, della sua patente di guida, del suo tesserino sanitario e delle chiavi della propria auto, trovata dagli agenti parcheggiata nel luogo dove era stato inizialmente avvistato. Accompagnato negli uffici di polizia, il frusinate è stato arrestato per detenzione ai fini spaccio di sostanza stupefacente, mentre la droga, un block notes e una calcolatrice, anch’essi custoditi nel borsello, sono stati sequestrati. Se piazzata sul mercato dello spaccio, la sostanza stupefacente avrebbe reso circa 7.000 euro.