«Gli alberi in città - afferma - presentano dei problemi, ma questa amministrazione non si è limitata, come invece fanno tante altre, a tagliarli, ma si sta adoperando per cercare delle cure che consentano, dove possibile, di salvarli. Proprio per questo abbiamo adottato un metodo di diagnosi, chiamato Vta, che permette di fare valutazioni sulle condizioni fitosanitarie e strutturali. Pertanto, all’inizio dell’estate abbiamo chiamato l’ordine degli agronomi di Frosinone, chiedendo che ci inviasse dei curriculum di professionisti con esperienza in questo settore. Quindi è stato pubblicato un apposito bando per il monitoraggio dei tigli di viale Marconi e viale America Latina, vinto da un agronomo del capoluogo che si è avvalso di un ulteriore collaboratore, laureato in Scienze forestali. Coordinati dal sottoscritto, hanno effettuato un’analisi visiva di 191 alberi. Di più - aggiunge Sarracino - abbiamo anche utilizzato il Resistograf, strumento che determina la quantità di legno sano presente all’interno del fusto. Tutte queste analisi sono servite a stabilire il grado di pericolosità degli alberi, attribuendo loro una classe di rischio predefinita, oltre che a definire le operazioni di conservazione e messa in sicurezza più idonee e a predisporre un opportuno piano di interventi. Un 10% delle piante esaminate sono risultate ad alta pericolosità. Ciò, ovviamente, non significa che crolleranno domani, ma è nostro dovere prevenire simili fatti che potrebbero trasformarsi in tragedie, considerata la presenza in quella zona di scuole e palazzi. In un secondo momento ci occuperemo della potatura di quelle in buone condizioni. Vorrei rassicurare tutti i cittadini su un aspetto affatto secondario: tutti gli alberi abbattuti verranno sostituiti con altri di specie diversa, proprio per evitare che un domani si presentino gli stessi problemi».