Metà ottobre si avvicina, ma almeno fino a questo momento non ci sono novità sostanziali sul cambio della guardia al vertice dell’Azienda Sanitaria Locale di Frosinone. Per rendere operativa la designazione della professoressa Isabella Mastrobuono alla direzione dello Spallanzani occorrono due firme in calce al decreto di nomina: quella del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (e non c’è problema) e quella del ministro della salute Beatrice Lorenzin, che non arriva. Nel frattempo la Mastrobuono resta al timone della Asl di Frosinone.

Il nome nuovo Nelle ultime ore il nome caldeggiato alla Pisana da una parte della politica locale è quello del dottor Narciso Mostarda, professionista del territorio. Affermato psichiatra, Mostarda in passato ha anche svolto attività politica a Frosinone e ha una robusta esperienza come dirigente della sanità. Fra le altre cose in questo momento è evidente che la classe politica locale avverte la necessità di dare un segnale, di far vedere che riesce ad incidere su processi così importanti. Ma è evidente che alla fine le scelte verranno prese dal presidente Nicola Zingaretti e da Alessio D’Amato, responsabile della cabina di regia sulla sanità alla Pisana. È con loro che bisogna confrontarsi.

La soluzione interna Ma l’ipotesi che va per la maggiore, almeno per il breve periodo, è quella di individuare nell’attuale direttore amministrativo Mario Piccoli Mazzini il facente funzioni. In effetti se la Mastrobuono dovesse andare allo Spallanzani, Piccoli Mazzini subentrerebbe automaticamente alla guida della Asl, in quanto una norma stabilisce che il più anziano tra direttore amministrativo e sanitario subentra al manager che viene destinato ad altro incarico. Una soluzione indolore (non ci sarebbe bisogno neppure del commissariamento), che in questa fase potrebbe perfino essere gradita all’intero mondo politico. Le polemiche degli ultimi mesi sull’Atto aziendale e non solo hanno lasciato il segno e in tanti ritengono che un periodo di tregua servirebbe a prescindere all’Azienda Sanitaria Locale.

L’opzione De Salazar Per quanto riguarda invece il medio e lungo periodo favorito rimane Vitaliano De Salazar, ex direttore generale del 118 regionale. Un’indicazione circolata in modo forte fino a poche settimane fa. Poi c’è stata una frenata per via delle operazioni di accorpamento di alcune Asl romane. Ma nei corridoi di via Fabi in tanti sono pronti a scommettere che il nome forte resta il suo.Â