Lavori gonfiati al cimitero di Frosinone e per le manutenzioni d’urgenza, via al processo nato dallo scandalo delle tombe allagate. Il pm Adolfo Coletta davanti al tribunale ha sentito l’ex dirigente del Comune di Frosinone, Claudio Ferracci, chiamato a ricostruire il funzionamento degli interventi di manutenzione con riferimento al ruolo di Stefano Natale, uno degli imputati.

Il teste ha ricordato che Natale si occupava delle manutenzioni degli immobili comunali per la quale aveva facoltà di spesa fino a ventimila euro su delega dell’ex dirigente Capuani. Ha spiegato poi che, con il suo insediamento a gennaio 2009, non volle concedere anche lui questa delega. Motivo di scontro è stata la presenza di una convenzione sulla quale la ditta D’Itri effettuava le manutenzione scolastiche. Ferracci ha riferito di averne chiesto copia agli uffici, ma di non averla mai avuta. Il difensore di D’Itri, l’avvocato Grieco ne ha preannunciato il deposito. L’altro teste, Giuseppe Minotti, titolare dell’Europa Asfalti, chiamata dal Comune per le manutenzioni sulle impermeabilizzazioni, ha riferito che alcune ditte come la sua e anche la D’Itri ottenevano, dopo il superamento di un certo volume d’affari dei viaggi premio dai fornitori. Viaggi che, a dire del teste, sarebbero stati offerti a Natale. «Se non c’andavamo, andavano persi - si è difeso il teste - I viaggi, nel 2006 e nel 2008, furono a Zanzibar e in Costarica».

Sotto accusa ci sono gli ex dipendenti comunali Stefano Nata- le, Enzo Guglielmi e Anna Magliocchetti; l’ex dirigente Matteo Capuani e gli imprenditori: Angelo Antonio Minotti, Angelo Veronesi, Italo D’Itri e Filippo Pacilli, nonché l’autista di una ditta di gasolio, Gianluca De Foglio, difesi dagli avvocati Marzi, Castaldi, Grieco, Quadrini, Masecchia e Prioreschi. Il Comune di Frosinone è parte civile tramite l’avvocato Francesco Tarsitano.