Spazio satira
Frosinone
03.06.2025 - 08:35
Per i lavori di realizzazione e riqualificazione energetica della scuola Aldo Moro, il Comune di Frosinone finisce davanti alla Corte dei Conti. È il Consiglio di Stato dopo essersi pronunciato, più volte, sulla non ottemperanza da parte del Comune delle sentenze favorevoli alla società Giza, a nominare commissario ad acta il prefetto di Frosinone o un suo delegato per la completa esecuzione delle pronunce, a condannare il, Comune di Frosinone alla refusione di ulteriori 5.000 euro oltre accessori e contributo unificato alla Giza e a disporre «la trasmissione degli atti alla procura regionale della Corte dei conti».
Il contenzioso tra ditta ed ente sui lavori di riqualificazione della scuola è di lunga data. La Giza, in pratica, dopo aver contestato l’aggiudicazione dei lavori chiedeva il subentro. Il 20 luglio 2021 si arrivava a una prima pronuncia del Consiglio di Stato nella quale veniva disposto l’annullamento dell’aggiudicazione. La Giza notificava l’atto al Comune chiedendo l’aggiudicazione. Cosa che il Comune non faceva «sulla scorta di un parere dell’avvocatura comunale». Ma la società insisteva nel subentro per proseguire la restante parte dell’opera e chiedeva, a titolo di risarcimento, il 18% dei lavori da appaltare. Così il Consiglio di Stato, il 7 aprile 2022, riconosceva alla Giza il risarcimento e imponeva al Comune di formulare una proposta risarcitoria. Per il Consiglio di Stato la Giza, «confidando nel subentro nel contratto» aveva diritto al «danno da lucro cessante da correlarsi all’utile che sarebbe conseguito dall’esecuzione dell’appalto» nonché al danno curriculare da perdita di avviamento per il 15% dell’utile di impresa, per circa 57.000 euro.
Anche in questo caso il Comune non provvedeva: «Nonostante la chiarezza dei criteri sulla base dei quali il Comune era tenuto a eseguire la sentenza, la ricorrente Giza è stata costretta a un ulteriore ricorso», scrive il Consiglio di Stato. Il Comune, solo dopo la proposizione del nuovo ricorso, ha liquidato gli importi della sentenza del 2023. Senza, tuttavia, corrispondere - lamentava la Giza - i contributi unificati e le spese legali liquidati dalle diverse sentenze. Da qui un’altra pronuncia contro il Comune con la precisazione che «la condotta complessiva dell’amministrazione richiede il vaglio di competenza della procura regionale della Corte dei conti per il Lazio» e la nomina del commissario ad acta.
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