Spazio satira
Frosinone
22.03.2025 - 16:00
La segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein in un comizio a Frosinone
Il faccia a faccia non poteva passare inosservato. I due, giovedì, si sono incrociati per caso, ma a quel punto il confronto è stato inevitabile. Parliamo di Angelo Pizzutelli (consigliere comunale del Pd: il 1° febbraio si è dimesso da capogruppo e non è tornato indietro) e Stefano Pizzutelli, già consigliere, primo dei non eletti della coalizione di centrosinistra, entrato nel Partito Democratico dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie. I due hanno sicuramente parlato della situazione del circolo cittadino dei Democrat. La soluzione sul tavolo è nota: un comitato di reggenza del quale dovrebbero far parte sia il segretario (Marco Tallini) che i tre consiglieri comunali (Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi). Secondo qualcuno nell’organismo potrebbero entrare pure i referenti delle singole correnti. Ma è una formula che non convince tutti. Secondo altri invece la “reggenza” dovrebbe essere affidata esclusivamente ai consiglieri comunali. Ma neppure questa soluzione fa il pieno di consensi. Anzi.
Si tratta di accompagnare il circolo cittadino ad un congresso del quale però non può essere ipotizzata la data. Questo perché la situazione provinciale del Pd è “congelata”. In attesa della decisione della commissione nazionale di garanzia sul tesseramento 2024. Oppure della nomina di un commissario ad acta. Ma non ci sono segnali di novità su questi versante.
Le dinamiche del circolo cittadino sono diventate centrali nelle scorse settimane. Dopo le dimissioni di quattro membri del direttivo: Francesco Brighindi, Laura Collinoli, Manuela Fraioli e Stefano Pizzutelli. Poi ci sono state quelle della vice segretaria Elsa De Angelis e del presidente Luigi Sacchetti. Non sono mancate polemiche accese, anche nei confronti del segretario. Per quanto riguarda il ruolo dei tre consiglieri comunali, sicuramente sarà importante. Ma pure loro guardano ad una gestione in qualche modo condivisa. Per un motivo soprattutto: non intendono restare con il “cerino in mano”.
Stefano Pizzutelli e Angelo Pizzutelli hanno analizzato la situazione a tutto campo. Vedremo quello che succederà nei prossimi giorni. Intanto però non vanno dimenticate le parole di Angelo Pizzutelli nel giorno in cui si è dimesso da capogruppo del Pd al Comune. Ha affermato: «Sono stanco di leggere di dibattiti, di incontri, di prese di posizione nel partito che nulla hanno a che fare con una vera strategia politica. E che ancora meno hanno a che fare con la situazione del Comune di Frosinone, dove ormai da anni chiediamo una maggiore attenzione e centralità per il gruppo. Quindi per i consiglieri e per tutti quelli che hanno ottenuto voti. Registro ancora una volta che si prendono in considerazione altre realtà all’interno del Partito Democratico, ma non quella di Frosinone. Sono anche stanco di dover ripetere sempre le stesse cose. Ci sono degli episodi e dei segnali che dicono più di qualunque dichiarazione». E ancora: «Ho sempre messo a disposizione del partito preferenze, impegno e passione politica. Le risposte non sono arrivate. Fra l’altro come gruppo avevamo chiesto uno scatto considerando che parliamo del Comune capoluogo, dove il centrosinistra ha perso le ultime tre elezioni».
Sicuramente una presa di posizione di questo tipo ha preso in contropiede più di qualcuno. Negli ultimi anni Angelo Pizzutelli ha effettuato diversi passi indietro: due volte sulla candidatura a sindaco, una sulla possibilità di concorrere per il ruolo di consigliere provinciale. Nonostante sia costantemente tra i più votati ad ogni elezione: primo o secondo. Il fatto che non abbia ritirato le dimissioni da capogruppo è comunque indicativo. Tornando invece all’assetto futuro del circolo, la partita a scacchi è appena cominciata.
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