Una rivoluzione che rischia di far saltare dalla sedia molti sindaci. Con lâaggiornamento della classificazione dei comuni ai fini della valutazione della qualità dellâaria Frosinone non combatterà da sola (come del resto da tempo chiede) la sua battaglia. Nella fascia 1, quella a maggior rischio inquinamento, che obbliga ad adottare i provvedimenti più stringenti, entra tutta la Valle del Sacco.
Ecco che insieme a Frosinone in fascia1 (ex zona A) sono presenti altri 57 centri della valle, in provincia di Frosinone, oltre a Colleferro e altri paesi a ridosso del Frusinate. Tra i comuni ciociari chiamati ad adottare misure più ferree per limitare lâinquinamento ci sono, tra gli altri, anche Alatri, Anagni, Cassino, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pontecorvo e Veroli. Come pure piccole realtà quali, tra le tante, Amaseno, Arpino, Ripi, SantâElia Fiumerapido, Sgurgola o Vallecorsa.
In base a quanto disposto dalla giunta regionale nei comuni in fascia1 «dovranno adottare le misure più restrittive previste dallâart. 23 âulteriori provvedimenti da adottarsi nel Comune di Frosinoneâ e dallâart. 24 âulteriori misure per i veicoli adibiti al trasporto merciâ, del piano della qualità dellâaria». La giunta precisa anche che «lâadozione dei provvedimenti specifici per il Comune di Frosinone.... è estesa a tutti i comuni del Lazio, che a seguito della nuova classificazione ricadono nella classe 1, ed è subordinata alla valutazione delle pressioni e degli impatti presenti sul territorio (popolazione residente, superficie territoriale, inquinamento indiretto dai comuni limitrofi) e dalla tipologia dellâinquinante che ha comportato la modifica della classificazione».
E dunque limitazione alla circolazione delle auto più vecchie, ma soprattutto istituire aree pedonali e zone a traffico limitato, quattro domeniche ecologiche da novembre a marzo dalle 8 alle 18, introdurre la circolazione a targhe alterne da dicembre a marzo.