Non è più possibile rinviare. Il ministero degli Interni nominerà un commissario straordinario per gestire l’emergenza profughi e coordinare al meglio le modalità di intervento. Il vertice di prefetti e sindaci dei capoluoghi del Lazio, con la partecipazione anche del presidente dell’Anci Piero Fassino, si è concentrato sulle criticità che stanno vivendo i Comuni, senza dimenticare l’altrettanto difficile situazione delle cooperative che si stanno facendo carico del mantenimento degli ospiti a causa dei mancati rimborsi da parte dello Stato.

Il dramma maggiore è rappresentato dai minori non accompagnati. L’emergenza del flusso migratorio, secondo il Viminale, sta assumendo una persistenza strutturale e per tale ragione sarà necessario potenziare l’intero sistema di accoglienza. Il problema risiede anche nei requisiti strut- turali indispensabili per il soggiorno negli edifici.

Per legge questi devono essere accessibili, organizzati, rispettosi di tutti i criteri in termini di sicurezza e privi di barriere architettoniche interne ed esterne. Il Ministero ha sottolineato come poi sia necessario fornire corsi di alfabetizzazione, ma anche sostegno psicologico e sanitario.

Per fare tutto questo è necessario disporre di personale qualificato, che sia in grado di “guidare il minore in percorso di crescita dell’identità persona e sociale favorendo la progressiva responsabilizzazione”. Un’altra opzione di cui si è discusso è quella dell’affido familiare a fronte di un rimborso di 400 euro per chi accoglie nella propria casa un minore non accompagnato, selezionato tra quelli che nel tempo si sono dimostrati più maturi.

Ovviamente, è stato incoraggiata la proposta di coinvolgere i rifugiati in lavori socialmente utili, cosicché questi possano integrarsi al meglio nelle comunità in cui vengono inclusi.

I dati

In rappresentanza del Comune di Frosinone è intervenuta l’assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche migratorie Ombretta Ceccarelli. Bisogna anticipare che già da agosto l’amministrazione ha avviato con la Caritas un progetto finanziato dal Viminale che ha permesso l’inserito in casa famiglia di 11 adulti extracomunitari nel capoluogo e in provincia.

Per quanto riguarda i minori non accompagnati per la città rappresentano un costo non trascurabile. Infatti, sul bilancio gravano circa 500.000 euro per 40 ragazzi tra i 15 e i 16 anni pro- venienti dall’Egitto. Ognuno di loro necessita di 80 euro al giorno per il mantenimento, di cui 45 euro a carico dello Stato e il resto proveniente dalle casse del Comune.

Da quanto segnalato dagli assistenti sociali, il problema principale è che alcuni di loro si lasciano coinvolgere in giri poco chiari. Per questo da qualche tempo una delle case famiglia che li sta ospitando sta chiedendo il loro trasferimento.

Tra l’altro la normativa prevede che i ragazzi possano restare nella stessa struttura al massimo 60 giorni. Molto spesso, alla base di questi comportamenti c’è il fatto che questi ragazzi non hanno riferimenti familiari ed emotivi e questo causa loro gravi problemi comportamentali e psichici. «Se ci fossero i fondi si potrebbe destinare un ufficio ad hoc per venire incontro a questi giovani - ha commentato l’assessore - Per i minori extracomunitari con fa- miglia abbiamo promosso nelle scuole degli sportelli con equipe psico-pedagogiche che fornisco- no supporto sia agli alunni, sia ai genitori. All’istituto comprensivo III (scuola “Ricciotti”) c’è un’alta concentrazione di ragazzi stranieri, per cui si svolgeranno corsi di lingua pomeridiani integrativi a partire da gennaio».