Sigilli a quattro case mobili sul litorale pontino di proprietà di alcuni ciociari che sono stati denunciati. A portare a termine l’operazione sono stati per i vigili urbani di Terracina, impegnati nel controllo del territorio.

Gli agenti della giudiziaria del comandante Fernando Di Crescenzo hanno posto sotto sequestro quattro manufatti abusivi all’interno di un lotto di terreno a destinazione agricola di circa mille metri quadrati, infilato all’interno di una traversa della Pontina, a poca distanza dal litorale.

I manufatti, originariamente dotati di ruote, sono stati trovati elevati su blocchi di cemento, dunque in posizione fissa, e dotati di impiantistica e interamente arredati. Delle vere e proprie abitazioni.

Denunciati i proprietari, risultati residenti a Frosinone. Ognuna delle case mobili misurava all’incirca 40 metri quadrati ed erano dotate anche di veranda.

Un’operazione che richiama alla memoria quella di non più di un mese fa quando altri ciociari sono stati denunciati per una lottizzazione abusiva a Terracina.

Due complessi residenziali in via di realizzazione sul litorale, a pochi passi dalla spiaggia, nei pressi di un residence sono finiti nel mirino della Forestale.

L’operazione portata a termine dagli uomini agli ordini dell’ispettore Giuseppe Pannone è scaturita da un’attività d’indagine della procura di Latina, coordinata dal sostituto Giuseppe Miliano.

Il magistrato ha dato ordine di apporre i sigilli a due immobili ancora in costruzione, uno dei quali quasi ultimato, sorti in zona vincolata.

Le strutture sorgono infatti a meno di 300 metri dal mare, in violazione del vincolo generale di inedificabilità, dove l’indice di cubatura è pari a 0,001 per metro quadrato.

L’ipotesi di reato è quello di lottizzazione abusiva. I manufatti, realizzati con un’architettura tipica delle case estive, si ergono su tre livelli e per la loro ubicazione violerebbero anche le aree edificate sono poste anche i limiti delle aree perimetrate dall’ente locale ai sensi della legge regionale 52/1976, che legifera in materia di tutela delle coste.

I due immobili e l’intero lotto di terreno sono stati posti sotto sequestro, mentre i due proprietari del fondo sono stati identificati e denunciati, insieme al direttore dei lavori, per lottizzazione abusiva.