Tentano di evadere dalla casa circondariale di Frosinone, ma la polizia penitenziaria li blocca. È successo la sera di venerdì 10 giugno, ma la notizia è trapelata solo ieri. A renderlo noto è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziari (Sappe). 

Stando a quanto riferito dai dirigenti sindacali del Sappe, Franco D'Ascenzi e Piero Pennacchia, due detenuti di nazionalità romena avrebbero tentato di evadere dal carcere di Frosinone, dove sono detenuti con una lunga pena ancora da scontare per reati che lo stesso sindacato definisce "molto gravi". I due, per altro provenienti da altri penitenziari del Lazio da dove erano stati trasferiti per motivi di sicurezza, avrebbero sfondato il vetro blindato davanti al televisore all'interno della cavità tra le celle. Fortunatamente un agente della polizia penitenziaria ha sentito il rumore e si è accorto di quanto stava accadendo. 

«Dalle indagini è stato accertato che i due si stavano preparando per mettere in atto un tentativo di fuga dal carcere. - Spiegano dal Sappe - Situazioni del genere sono ormai all'ordine del giorno, anche perché i detenuti sono consapevoli che l'Agente addetto alla sezione nelle ore pomeridiane e notturne deve disimpegnarsi tra 2 sezioni, infatti la stessa sera tutte le sezioni erano accorpate come ormai di prassi».

Quest'episodio torna a spostare l'attenzione sul problema della sicurezza nelle carceri del Lazio. Il Sappe, con il Segretario Generale Donato Capece, denuncia come «l’episodio è accaduto proprio pochi giorni dopo la Festa della Polizia Penitenziarie e dimostra che da festeggiare c’è ben poco. Quelli di venerdì nel carcere di Frosinone sono stati momenti di grande tensione e la possibile evasione è stata sventata dall’ottimo intervento delle Agenti di Polizia Penitenziaria. Avevamo denunciato nelle scorse settimane che il numero degli eventi critici accaduti nei penitenziari del Lazio è costante. E la clamorosa tentata evasione sventata in tempo dalla Polizia Penitenziaria ne è la conferma più evidente».

Anche Maurizio Somma, segretario regionale Sappe per il Lazio, snocciola i dati degli eventi critici accaduti nelle carceri laziali nell’anno 2015: «Le donne e gli uomini dei Reparti di Polizia Penitenziaria in servizio nella Regione hanno fronteggiato 558 atti di autolesionismo, hanno salvato la vita a 73 detenuti che hanno tentato il suicidio, sono stati coinvolti in 297 colluttazioni e 78 ferimenti. Queste cose non devono essere omesse, ma anzi devono essere valorizzate, come i sequestri di droga, di coltelli e telefoni cellulari che periodicamente i nostri poliziotti penitenziari sequestrano nelle patrie galere. Per questo il Sappe dice mille volte grazie ai poliziotti penitenziari in servizio nel Lazio, ai nostri poco conosciuti eroi del quotidiano, per quello che fanno ogni giorno nelle carceri della regione a rappresentare lo Stato con professionalità, abnegazione, umanità per garantire ordine e sicurezze».Â