Trambusto ieri pomeriggio intorno alle 20 in piazza Madonna della Neve. Giampiero Panzini, noto ristoratore della zona, si è barricato in auto in piena zona pedonale, rifiutandosi di scendere anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Sul posto sono infatti arrivate immediatamente gli agenti della polizia e dei vigili urbani. Il motivo? Una clamorosa forma di protesta contro il senso unico sullo slargo retrostante la fontana De Carolis di Madonna della Neve, futura piazza Ernesto Straccamore nei disegni dell’assessore alla viabilità e polizia locale Sergio Crescenzi. Lo slargo, con delibera del 27 aprile è diventata isola pedonale dal lunedì al venerdì (19- 24); il sabato dalle 17.30 alle 24 e per tutta la giornata di domenica.

«Questa è una piazza privata - esordisce Giampiero Panzini - In linea di principio non ero contrario alla pedonalizzazione dello slargo. Ma oggi mi trovo davanti a un progetto completamente diverso da quello che ci era stato proposto inizialmente. Ci era stato detto che la piazza sarebbe stata pavimentata, che si sarebbe posta in essere una derattizzazione, visto che qui è pieno di topi. Sullo slargo ci sarebbe dovuta essere anche una nuova illuminazione, delle fioriere e i pali a scomparsa per dare la possibilità ai residenti di entrare con l’auto. Nulla di tutto ciò è stato fatto».

Panzini fa il nome dell’assessore Crescenzi che, dice «si è svegliato una mattina e ha messo dei cartelli di divieto di sosta. Cartelli per giunta contraddittori tra di loro». In effetti per i cittadini e i residenti è difficile orientarsi nella giungla di cartelli che indicano fasce orarie diverse. Continua Panzini, al quale la protesta è costata anche 56 euro di multa per circolazione su area pedonale: «I vigili vengono quando si ricordano e fanno le multe, poi quando vanno via altre auto parcheggiano tranquillamente. Insomma se deve essere un’isola pedonale non può esserlo a fasi alterne».

Pare che ai residenti fosse anche stato promesso un parcheggio alternativo, ad oggi inesistente. I commercianti lamentano pure un calo degli incassi, dovuto alla mancanza di un area di sosta “comoda”. Per questo motivo, sono tutti sul piede di guerra. Domani mattina protocolleranno le quasi quattrocento firme che hanno raccolto per dire no all’indigesta all’area pedonale.