Adeguamento, messa a norma e implementazione tecnologica delle strutture di Asl e Aziende ospedaliere. Questi i nodi cruciali del Piano per l’Edilizia sanitaria del Lazio, finanziato da uno stanziamento totale di oltre 264 milioni di euro tra fondi statali e regionali. Un flusso consistente, quasi 30 milioni di euro, è destinato alla ristrutturazione delle rete perinatale con lavori che riguarderanno ostetricia, nido, i reparti di terapia intensiva neonatale e pediatria, i consultori e il blocco parto.

A presentarlo sono stati il presidente della Regione, Nicola Zingaretti e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Si tratta di un ingente investimento nell’organizzazione territoriale delle infrastrutture edilizie e tecnologiche per migliorare l’efficienza e la funzionalità della rete della salute del Lazio.

Interventi per il Frusinate

Sono 6 per un totale di 11,8 milioni di euro. Il primo riguarda l’ammodernamento tecnologico dei presidi ospedalieri e territoriali: il capitolo di spesa è 1,3 milioni di euro. C’è poi la messa a norma dell’ospedale San Benedetto di Alatri: stanziati 728 mila euro. Per il Polo unificato Frosinone-Alatri previsti 2,1 milioni di euro. Interventi anche a favore del presidio di Pontecorvo: 1,5 milioni di euro. Fondi pure per il nuovo assetto della rete perinatale.

Un maxi stanziamento riguarda i sistemi antincendio dei v ari presidi: 2,9 milioni di euro. Per la sanità del frusinate la Giunta Zingaretti ha già avviato dal 2013 a maggio 2016 l’assunzione di personale in deroga: 108 di cui 71 nell’ultimo anno. Gli interventi per l’edilizia sanitaria sono finalizzati alla riorganizzazione e ammodernamento tecnologico, alla manutenzione straordinaria, all’adeguamento e messa a norma, all’implementazione delle attività dei reparti e dei servizi delle Asl.

Gli obiettivi

Tutto questo rappresenta uno dei passi che la Regione Lazio sta percorrendo per il raggiungimento degli obiettivi connessi alla riorganizzazione della rete regionale dell’assistenza ospedaliera e post ospedaliera, di qualificazione dell’assistenza specialistica, di connessione fra la realtà sanitaria ospedaliera e quella territoriale e alla messa a norma degli spazi destinati alla salute.

L’intervento di Zingaretti

«In questi tre anni - ha detto Zingaretti, nel corso della presentazione del piano - abbiamo rimesso a posto i conti, ripreso le assunzioni, mettendo a disposizione della rete ospedaliera nuovo personale. Adesso arriva la svolta sulle infrastrutture: 440 mln di euro a privati, per rifare la rete ospedaliera regionale. Erano anni che non arrivava un investimenti simile. Infatti il Lazio era molto indietro rispetto ad altre Regioni. È ora il tempo di investire.

Ristruttureremo tutte le maternità, apriremo nuove case della salute, rifaremo la rete dei consultori per i servizi sociali. Insomma, tutte quelle reti vicine alle persone, che i cittadini aspettano da anni e sono contento che questo possa essere annunciato dal Ministero della salute. Grazie a questa collaborazione, a questo riconoscimento del Ministero della salute, produciamo una nuova svolta in tutti i comuni che ospitano ospedali nella nostra Regione.

È uno sblocco importante e di grande innovazione. Il sistema - ha aggiunto il governatore - sta cambiando. È finita la fase della distruzione della sanità ed è iniziata la fase della ricostruzione. Mancavano le infrastrutture ed ora abbiamo aggredito questo importante nodo. L’obiettivo strategico è ora la guerra alle liste d’attesa».

L’appello del ministro

A condividere la priorità indicata dal governatore Zingaretti anche il ministro della Salute. «Se il Lazio normalizza le liste d’attesa - ha detto Beatrice Lorenzin - allora abbiamo vinto in tutta Italia».