L'amministrazione comunale di Frosinone ha emanato un'apposita ordinanza che vieta la coltivazione di legumi quali fave e piselli, nelle zone ricadenti nel raggio di 300 metri dallâistituto scolastico Bragaglia sito in via Casale Ricci. La decisione è stata presa a seguito della richiesta ricevuta dai genitori di un minore affetto da favismo.
Per capire come mai si arrivi a tanto, vi spieghiamo in breve cosa sia questa grave patologia. Si tratta di un difetto congenito di un enzima presente nei globuli rossi, la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, la carenza del quale provoca un'improvvisa distruzione degli stessi (emolisi) con conseguenze come la comparsa di anemia emolitica con ittero. La malattia si manifesta in modo improvviso e l'unica cura è un'immediata trasfusione di sangue fresco.
Ecco perchè il Comune ha accolto subito la richiesta dei genitori, firmando un'ordinanza che vieta la semina di fave e piselli in tutta la zona frequentata dal ragazzo al fine di salvaguardarne la salute. Non solo, è stato anche disposto che tutte le coltivazioni già presenti nella zona vengano distrutte dagli stessi proprietari.
âIl sindacoâ si legge nel documento â⦠ritenuto valido il principio di precauzione, trattandosi di un soggetto minore non in grado di valutare eventuali condizioni di rischio legate alla vicinanza di coltivazioni di fave, e quello secondo cui la libera iniziativa economica e non, dei privati, possa e debba essere ristretta per lâesigenza di tutelare la salute pubblica ancorché di un unico soggetto, costituendo interesse generale da soddisfare ⦠ordina ⦠di vietare la semina e la coltivazione di legumi quali fave e piselli, nelle zone ricadenti nel raggio di 300 metri dallâistituto scolastico Bragaglia sito in via Casale Ricci, frequentato dal soggetto indicato nelle premesse; di provvedere, a cura dei coltivatori ⦠alla rimozione e/o distruzione di tutte le coltivazioni di fave e piselli nel (suddetto) ambito territorialeâ.