Per i veicoli di vecchia generazione, quelli più inquinanti non sarà possibile accedere al centro storico, via Moro, De Matthaeis e zona stazione. Si tratta delle stesse strade interdette alla circolazione durante i blocchi totali o le targhe alterne. Sarà comunque possibile accedere fino ai parcheggi della villa comunale e in piazza Salvo D’Acquisto.

Le limitazioni

Le auto che non potranno circolare per tutto l’arco della giornata (0-24, dal lunedì al venerdì) sono quelle fino a Euro 1 a benzina e fino a Euro 2 a diesel, i ciclomotori a due tempi fino a Euro1 e a quattro tempi fino a pre Euro1. Via libera invece per le vetture alimentate a gpl o a metano. Divieto di circolazione, sempre 0-24 dal lunedì al venerdì, per i veicoli adibiti a trasporto merci con massa non superiore a 3,5 tonnellate con eccezione dei veicoli a basso impatto ambientale (gpl, merano, elettrici o ibridi). Divieto di circolazione nella fascia oraria 7-19 per il trasporto merci con veicoli superiori alle 3,5 tonnellate di massa.

I controlli

«Un provvedimento - ricorda il comandante della polizia locale Donato Mauro - che va in direzione della tutela della salute. Il traffico non è la sola causa dell’inquinamento, ma il piano regionale per il risanamento della qualità dell’aria impone anche queste misure». Per il momento l’inizio è stato blando. Controlli specifici non ne sono stati fatti, per un po’ non ne verranno fatti. «Quando ci sono provvedimenti urgenti come i blocchi per un giorno effettuiamo controlli mirati - continua il comandante - ma quando si tratta di un provvedimento in vigore per tutto l’anno ci saranno verifiche nei controlli ordinari».

Per ora ci sarà un’attività informativa per fornire le necessarie indicazioni ai cittadini. «Seguirà un esame del provvedimento per capire se funziona e se è il caso di apportare qualche rettifica per adattarlo alle esigenze dei cittadini», conclude il colonnello Mauro. Nell’intendimento del Comune c’è la speranza che questi provvedimenti possano servire ad alleviare i disagi imposti ai cittadini dal piano di risanamento della qualità dell’aria. Anche se, in tal senso, sarebbe necessaria una modifica espressa.

Per i trasgressori è prevista una sanzione salata che ammonta a 81 euro, un po’meno rispetto ai 164 euro che hanno dovuto pagare, quest’inverno, coloro che sono stati sorpresi a circolare durante le domeniche ecologiche sulle strade vietate alla circolazione. L’obiettivo resta sempre quello di contenere l’inquinamento da polveri sottili che da anni affligge il capoluogo. Nonostante un inverno favorevole da questo punto di vista, il capoluogo, con la centralina dello Scalo, ha già bruciato il bonus delle 35 giornate con valori superiori ai limiti, fissati in 50 microgrammi per metro cubo. Un superamento, peraltro, giunto in ritardo rispetto a tutti gli altri anni da quando l’Arpa misura l’inquinamento atmosferico a Frosinone.

Un parco auto datato

Per il momento escluse dalla zona a traffico limitato sono poche auto. Secondo i dati Istat, riferiti però al 2014, nel capoluogo si contavano 17.600 vetture Euro 3 o inferiori (tra questi dunque una parte sola rimarrà in garage con i nuovi provvedimenti), contro 10.800 Euro 4 e appena 5.800 Euro 5. E dunque più di metà delle vetture in circolazione sono abbastanza datate. In tutta la provincia erano oltre 377mila le vetture Euro 3 o antecedenti in circolazione, contro 230.900 Euro 4 e 124.200 Euro 5. Interessante è anche valutare gli anni di anzianità del parco auto dei frusinati. Nel capoluogo, sempre al 2014, avevano otto o più anni di vita quasi 22mila vetture ovvero il 64% del totale, mentre altre 7.400 ne avevano tra i 4 e i 7, altri 3.800 tra uno e tre anni, mentre un migliaio erano le auto nuove, con meno di un anno di vita. Sempre nel capoluogo le auto alimentate a gpl erano 2.460, mentre altre 384 erano a metano.