Non solo il call center. Continuano le proteste di lavoratori, molti ex, ma qualcuno ancora alle dipendenze, della Nwc. Dopo il primo articolo nel quale a protestare erano soprattutto le addette al call center della National web consulting, società che si occupa di costruzione e conduzione di siti internet, ora hanno deciso di uscire allo scoperto anche altri impiegati. Che raccontano la propria storia.
In redazione arrivano in undici. Ognuno con una storia diversa che però si assomiglia molto a quella degli altri. Vengono da Frosinone, Cassino, Sora, Morolo, ma anche Acuto, Colleferro, Gaeta, Tivoli e da fuori regione. Sono programmatori, grafici, segretari amministrativi e personali, fotografi, addetti ai social, direttori commerciali. Qualcuno aveva cominciato a lavorare in piazza Paleario prima di trasferirsi in via Moro. Tutti assunti grazie al Jobs act, con contratto a tempo indeterminato. E ora l’ironia è scontata, quanto amara: «Il Jobs act ha fatto più danni della grandine».