Un’ondata di furti lungo le zone periferiche al confine tra Frosinone e Torrice. Forse la stessa banda, o più semplicemente una coincidenza. Fatto sta che aumenta la preoccupazione dei residenti nei dintorni della Casilina. Anche perché, in qualche caso, il colpo è avvenuto in pieno giorno, alla luce del sole, confidando sull’assenza dei proprietari. A dimostrazione del fatto che si tratta di individui spregiudicati. Ecco allora che, chi può, si organizza da solo. E spuntano nuove ronde nelle ore notturne per pattugliare le strade davanti alle abitazioni.

Nei giorni scorsi, tra furti consumati e tentati, sono diverse le abitazioni prese di mira. I ladri sono entrati in casa, approfittando dell’oscurità e dell’assenza dei proprietari. I ladri sono entrati in casa, approfittando dell’oscurità e dell’assenza dei proprietari. In altre occasioni hanno agito in pieno giorno. Hanno rovistato ovunque per portar via contanti e preziosi. A volte poche cose, altre ottenendo bottini consistenti. Quindi si sono dileguati facendo perdere ogni traccia. Il tutto in pochi minuti.

È successo così nelle zone di San Liberatore, come pure a Sant’Anna e alla Forcella. Pochi chilometri di distanza lungo la sottile linea che divide il territorio del capoluogo da quello di Torrice. Probabilmente sufficienti per gli stessi autori. Anche se gli accertamenti condotti a seguito delle denunce presentate dalle vittime dovranno appurare se la banda sia la stessa. Al di là di questo particolare che, evidentemente, interessa poco o nulla ai proprietari, aumenta la preoccupazione di chi resta in casa. Anche perché - fa notare più di qualche residente - la zona si presenta in alcuni punti scarsamente illuminata, se non del tutto priva di luce. Un fatto che, sicuramente, potrebbe agevolare l’azione di qualche malintenzionato. Da qui la richiesta di più controlli da parte delle forze dell’ordine.

Tuttavia, i residenti si sono organizzati per una vigilanza notturna delle proprie abitazioni. Ancora ronde, dopo quelle già segnalate in altri punti della provincia come Cassino, Pontecorvo, Fiuggi, Veroli oltre al capoluogo. Le ronde, peraltro, sono state stigmatizzate dal questore Filippo Santarelli che ha avvertito i cittadini dai rischi ai quali potrebbero andare incontro. «Organizzarsi in ronde è possibile solo con specifiche autorizzazioni - aveva spiegato il questore - Le iniziative dei privati, non autorizzate non sono legali. Se attività di questo genere venissero fatte da gente non qualificate e in maniera impropria, si metterebbe a rischio la loro incolumità e quella altrui».Â