Attesa, desiderata, accarezzata, stavolta è arrivata: la prima vittoria del Frosinone ha il volto felice di Federico Dionisi, eroe di una serata da consegnare agli archivi e conservare nei cuori.
Tutti lo avevamo pensato, sebbene l’Empoli avesse mostrato un gran calcio anche a San Siro, forte di interpreti sopraffini e di una manovra fluida. Tutti ci credevamo, ma in quel modo pudico in cui si crede alle cose che ci sembrano troppo belle.
Era la prima gara nella quale i canarini dovevano sopportare se non la pressione dei favori del pronostico, almeno quella di ottenere per forza un risultato positivo. Chi vuole salvarsi, in un’ipotetica tabella, non può non inserire tre punti contro la formazione toscana.
Roberto Stellone e i suoi ragazzi sapevano di non poter sbagliare e questo ha generato una certa ansia, tradottasi in un primo tempo poco fluido, nella manovra e nei pensieri, disordinati e dirompenti, ora accattivanti ora angosciosi.
Così, dopo venti minuti di sconcertante nulla, è addirittura venuto fuori l’Empoli, che per un po’ ha fatto paura, con i suoi elementi più accreditati, d’improvviso vogliosi di imprimere il loro marchio al match. Passata la buriana, il Frosinone ha saggiamente chiuso la prima frazione a reti inviolate per poi tornare in campo con la rabbia e la lucidità del caso.
E la voglia di vittoria è sbocciata come una primula al sole di marzo, travolgendo l’Empoli, le paure, i pronostici avversi e i giudizi affrettati di critici superficiali.
La vittoria ha un inestimabile valore per il morale, ed un notevole peso anche per la classifica, ma naturalmente per centrare il risultato sognato della salvezza manca ancora una vita, fatta di corse, sudore, contrasti e colpi di testa. E quel pizzico di fantasia che a volte sommerge le gerarchie e le tattiche studiate a tavolino.
La cronaca
I primi venti minuti trascorrono con le due squadre a cercare invano l’intuizione giusta. Il Frosinone è un po’ timoroso, attentissimo in difesa, ma poco incisivo in avanti.
L’Empoli, visto che il furore agonistico dei giallazzurri non produce danni concreti, ha una fiammata e al 24’ minaccia una prima volta la porta del Frosinone con Saponara, fermato da un’uscita perfetta di Leali.
Al 32’ la squadra toscana va davvero vicina al gol del vantaggio, perché dopo un’azione in percussione, Pucciarelli ha sul piede un pallone ghiotto, ghermitogli con gesto rapido ed efficace da Blanchard, uno che ha preso gusto ad essere decisivo.
I leoni giallazzurri percepiscono compiutamente il pericolo e si lanciano in avanti, spaventando i toscani con Ciofani, che sfiora il pallone di testa su cross dell’attivissimo Soddimo. Al 40’, su azione di calcio d’angolo, è ancora Blanchard che prova ad entrare nella storia con una zuccata, ma stavolta la dea del calcio ha deciso che non sarà lui a scrivere il risultato.
Si torna in campo e il Frosinone mostra subito un altro spirito, perché le azioni sono finalmente supportate dalla giusta lucidità.
Così il gol arriva quando corre il 12’ della seconda frazione: Pavlovic è bravo a scodellare al centro per Daniel Ciofani, che controlla e calcia con decisione, chiamando Skorupski a una prodezza apprezzabile ma inutile, perché Dionisi è lì, come un falco affamato di gloria e di gol, e la palla gonfia la rete. E lo stadio impazzisce.
L’Empoli si scuote e cerca la replica immediata con Zielinski, ma il suo tentativo dal limite è lievemente impreciso.
Il Frosinone ha gli estri ingigantiti dal vantaggio e comanda con autorità a centrocampo, dando la sensazione di poter colpire ancora. Sensazione esatta, perché uno svarione della difesa empolese trova pronto Dionisi ad involarsi e a colpire, con coraggio, rapidità, freddezza: 2-0, la partita è sempre più saldamente nelle mani degli uomini di Stellone.
Saltano i nervi dei toscani e per tutti paga Saponara, espulso per le proteste animate con le quali battezza l’ammonizione di Tonelli.
Il Frosinone potrebbe far tris, ma Sammarco arriva al tiro con il piede sbagliato e l’Empoli resta in corsa.
Gli ultimi dieci minuti sono un susseguirsi di calci di punizione per l’Empoli, che ci prova un po’ con tutti i suoi avanti, trovando sempre pronto Leali. Il Frosinone riparte con grande autorità e con il passare dei minuti assapora un successo meritato e di capitale importanza per il suo campionato. Settembre saluta ammiccante con il Frosinone in zona salvezza. E domenica un derby nuovo di zecca: Lazio-Frosinone. La favola continua.