Alla squadra aveva chiesto determinazione e sacrificio e la squadra non le ha negate al suo tecnico. Insieme ad una dose impensabile di cinismo la cui mancanza, nelle partite precedenti, era stata la pecca maggiore.
Due le occasioni da gol che Frara e compagni hanno avuto nell’arco di tempo della partita dal risultato scontato.
Almeno stando a sentire tutti gli addetti ai lavori.

Ovviamente a favore dei bianconeri di Allegri che, nella ripresa, si è sgolato invano perchè i suoi mettessero al sicuro il risultato, quasi presagendo la conclusione finale. Due occasioni da gol dicevamo, una per tempo: nel primo quel calcio di rigore non rilevato dall’arbitro (e sono tre); nella ripresa l’azione del gol che Blanchard, juventino vero, non si è lasciato sfuggire regalando alla sua squadra ed ai circa mille tifosi canarini, presenti sugli spalti dello “Juventus Stadium”, un ritorno in Ciociaria pieno di entusiasmo e di gioia per aver cancellato dalla casella della classifica lo zero che, con tutta onestà, il Frosinone non meritava.

Tutti consideravano la partita di lunedì prossimo contro l’Empoli come la gara della svolta ed invece può diventarla quella disputata contro i campioni d’Italia di Allegri. Ma veniamo al tecnico del Frosinone, a Roberto Stellone che, superato l’attimo di incredulità per la rete del pareggio realizzata quasi allo scadere dei tre minuti di recupero, si è presentato in sala stampa con uno smagliante sorriso ad illuminargli il volto.


«Finalmente posso dire che sono soddisfatto anche del risultato. Lo abbiamo conquistato nella partita in cui meno lo meritavamo ma, ovviamente, ce lo prendiamo perchè è un premio a questi ragazzi che ancora una volta hanno svolto in pieno il compito assegnato.
Se facciamo eccezione per la partita di Bergamo, nelle altre non abbiamo raccolto per come abbiamo giocato».
Un attimo di pausa e poi il tecnico dei canarini ha rivisitato il film dell’incontro.
«Nel primo tempo - ha tenuto a precisare- abbiamo cercato di controllare l’avversario, ci siamo riusciti e c’era anche un rigore per noi. Nella ripresa abbiamo sofferto ma ci abbiamo creduto fino al termine. E’ un punto che resterà nella storia del calcio frusinate e lo abbiamo ottenuto lottando fino alla fine, come dovevamo fare per cercare di fermare quella grande squadra che è la Juventus».


Cosa dice della prestazione della sua squadra?
«E’ stata una partita di sacrificio da parte di tutti e per questo sono felice.
Tutti i giocatori si sono sacrificati compresi gli attaccanti che spesso ho visto rincorrere l’avversario fino al limite della nostra area di rigore. In qualche occasione siamo stati fortunati perchè ai punti avrebbe meritato di più la Juventus. Parlo della doppia traversa ma nel primo tempo anche noi abbiamo preso un palo e, poi, cè quel rigore...»


Un giudizio su Castillo al debutto nella partita più difficile?
«Sono soddisfatto e contento per lui. Ha corso anche parecchio e si è mosso con grande impegno e con carattere».


Può consiedare la partita con i bianconeri ed il punto conquistato quelli della svolta? Penso proprio di no perchè ne dobbiamo giocare tante, troppe perchè possa affermare che il pareggio conquistato a Torino ci permette di uscire dal tunnel dopo le quattro sconfitte. Il punto conquistato è soprattutto buono per il morale e ci dà quell’ entusiasmo che un po’ avevamo perso dopo le sconfitte subìte. Sicuramente ci aiuterà a proseguire il nostro percorso ed a preparare i prossimi impegni in un clima un po’più disteso».


Un po’ provocatoria l’ultima dichiarazione laddove Roberto Stellone afferma che “da ex granata, poi, mi sento di dire che il risultato conquistato mi rende ancor più contento e provo una bella sensazione».
Nella notte magica dello “Juventus Stadium” a Roberto Stellone, allenatore del Frosinone risorto, è permesso di dire quello che sente dentro di sé.