Partire da casa al mattino presto, quando le temperature sono ancora più rigide, pensare di entrare a scuola e di trovare un ambiente caldo. Questo è quello che vorrebbero gli studenti dellâItis don Morosini di Ferentino. Ma purtroppo non sempre accade, anzi, ultimamente la situazione è insostenibile e i disagi sono infiniti per i ragazzi. Studiare e fare lezione al freddo non aiuta a concentrarsi, non è più accettabile.
Ieri mattina, esasperati, hanno contattato anche i carabinieri per cercare di porre ancor di più i riflettori sulla criticità ed avere risposte concrete, senza incorrere in reati. Câè stato un incontro a scuola alla presenza del maresciallo Raffaele Alborino, dei rappresentanti di classe e del preside.
I ragazzi hanno spiegato i disagi che stanno subendo da diverso tempo per il malfunzionamento della caldaia. A dire il vero un problema si è manifestato anche lo scorso anno. Sia dal preside che dagli uffici della provincia sono arrivate rassicurazioni circa la sistemazione dellâimpianto.
Gli studenti sperano che dalle promesse si passi ai fatti. «Arrivare in aula e trovare un ambiente freddo non è il massimo - le parole di uno studente - Siamo costretti a restare con i giubbotti. Le temperature sono rigide e sarebbe opportuno che funzionassero i termosifoni a scuola. Purtroppo accade troppo spesso di ritrovarci al freddo e crediamo che la situazione sia ormai insostenibile. Cosa dovremmo fare? Saltare le lezioni, scioperare e perdere giorni importanti di scuola? Noi non vorremmo questo ma dallâaltra parte chiediamo a chi di dovere di intervenire per risolvere in maniera definitiva la questione e non ritrovarci anche a trasferirci in altre aule, dove i termosifoni funzionano, per riscaldarci. Speriamo che il regalo di Natale venga anticipato e che ci venga garantito un ambiente caldo e idoneo dove studiare».