Ha ribadito anche ieri la sua estraneità ai fatti. Ha fornito una serie di chiarimenti sull’indagine partita proprio da una sua denuncia. È quanto emerso dall’interrogatorio che ha visto davanti al giudice il titolare della Tss, azienda finita al centro degli accertamenti dei carabinieri del Nas di Latina per il reato di corruzione per le protesi sanitarie.

L’imprenditore ha respinto ogni accusa. Con lui è finito nella rete dell’Arma un fisioterapista. Quest’ultimo si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo è difeso dagli avvocati Antonio Roma e Rosario Grieco, i quali stanno valutando eventuali ricorsi contro l’interdizione. Interdizione applicata anche al titolare della Tss, assistito dagli avvocati Vittorio Perlini e Vanessa D’Arpino.

La ricostruzione

Le indagini sono state effettuate dai carabinieri per la tutela della salute e sono state avviate dal 2015. L’inchiesta si è concentrata sulla verifica della corretta fornitura di protesi a carico del servizio sanitario nazionale. Una fornitura sulla quale erano stati sollevati dei sospetti che le indagini hanno voluto appurare.

Al termine di queste, il sostituto procuratore Monica Montemerani ha chiesto al gip del tribunale di Frosinone Antonello Braca- glia Morante l’applicazione di due misure cautelari. Il giudice ha deciso per l’interdizione dalla professione nei confronti del titolare della Tss e di un fisioterapista dell’Asl di Frosinone, in servizio al Cad, il centro di assistenza domiciliare. Stando alle accuse il fisioterapista avrebbe indirizzato all’azienda Tss i pazienti bisognosi di protesi. Il tutto dietro il riconoscimento di una percentuale.

Il fisioterapista si sarebbe avvalso anche dell’intermediazione di una donna che avrebbe fatto da collante tra il dipendente dell’Asl e l’imprenditore ferentinate. Il valore di affari quantificato ammonterebbe a 50.000 euro. Ieri pomeriggio nel corso dell’interrogatorio il fiosioterapista si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre il titolare della Tss ha tenuto a rimarcare la sua estraneità ai fatti.