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Ferentino

Accoltellato all'uscita da scuola. Il ragazzo girava armato da giorni

Emergono nuovi particolari al vaglio degli inquirenti sull’episodio che ha portato al ferimento di un sedicenne. La dirigente scolastica Sara Colatosti: «Avviata un’indagine interna alla scuola per sapere se qualcuno sapesse qualcosa»

carabinieri ferentino

Mostrava da giorni quel coltello ai compagni e alle studentesse. E lo faceva con un atteggiamento minaccioso. È quanto gli studenti del “Martino Filetico”, ascoltati come persone informate sui fatti, hanno riferito alle forze dell’ordine che stanno indagando sul ferimento del sedicenne ferentinate ad opera di un suo coetaneo, residente ad Alatri. L’episodio di mercoledì, in cui si è sfiorato il dramma, sarebbe dunque “figlio” di una situazione che si andava deteriorando da un po’ e di cui i ragazzi del liceo stavano parlando da giorni. Fino al punto che due giorni fa si è arrivati all’apice, all’epilogo che poteva trasformarsi in vera e propria tragedia. L’intera città è letteralmente scossa per quanto accaduto, ancor più lo è il celebre istituto scolastico. E ieri mattina, di fronte alla crescente pressione mediatica, il dirigente scolastico, la dottoressa Sara Colatosti, ha tenuto una riunione con il corpo docente e ha poi incontrato la stampa, annunciando che è in corso un’indagine interna per appurare tutti i fatti e comprendere cosa possa aver provocato un’azione così efferata. Incalzata quindi dalle domande, in particolare sul fatto che qualcuno potesse sapere qualcosa, sulla scorta delle testimonianze rilasciate dai liceali, Colatosti ha dichiarato: «Non posso dire ancora nulla, stiamo facendo delle verifiche per accertare ogni cosa».

Le indagini in corso
Questa mattina, alle ore 11, il giudice Manfredonia del tribunale dei minorenni di Roma terrà l’udienza di convalida del fermo dell’aggressore che, dalla sera stessa di mercoledì, è confinato agli arresti domiciliari, nella sua casa ad Alatri. Nel frattempo, gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire tutti i dettagli dell’episodio di mercoledì pomeriggio. In tale contesto, i carabinieri hanno inoltre provveduto a sequestrare al ragazzo un coltellino svizzero, il telefono cellulare, abiti e scarpe sui quali potrebbero essere finite delle tracce di sangue. Tornando all’accoltellatore, su di lui pende l’accusa di lesioni aggravate: la sua difesa è stata affidata dalla famiglia all’avvocato Angelo Pincivero. Il giovane è il figlio di un’insegnante che lavora in un’altra scuola di Ferentino.

Stabili le condizioni del ferito
Intanto, sono stabili le condizioni dell’altro ragazzo, la vittima, ricoverato sempre in terapia intensiva presso l’ospedale “Gemelli” di Roma. La prognosi per il ragazzo è di 40 giorni, con i medici che hanno deciso di prolungare la permanenza nel reparto citato almeno per altre 24 ore. Nella giornata di ieri, infatti, il giovane, colpito da un fendente al torace, ha avuto un collasso polmonare, tale però da non pregiudicare il cammino di guarigione. La famiglia dell’accoltellato si è rivolta all’avvocato Marco Maietta, il quale ha dichiarato che, oltre alle cure dei medici, è stato attivato anche il supporto psicologico, in quanto «Il ragazzo risulta molto provato da quanto è successo». I genitori del sedicenne ferito hanno presentato denuncia/querela per quanto accaduto e, stando a quanto ha riferito sempre l’avvocato Maietta, «Oltre ad essere, anche loro, visibilmente segnati dall’accaduto, sono contrariati per le voci che stanno circolando in città: ovvero, che si sapesse di quel ragazzo che andava in giro, nelle aule scolastiche, con un coltello». Come detto, saranno le inchieste della scuola e, soprattutto, le indagini degli inquirenti a fare luce su tutti gli aspetti di questa vicenda.

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