"Noi non vogliamo ergerci a giudici esclusivi e onnipotenti, ma che la sicurezza dei cittadini in questo paese sia un optional è cosa risaputa ed è sotto gli occhi di tutti. Gli ultimi episodi di incidenti stradali, di furti in esercizi commerciali e abitazioni, nonché dei danneggiamenti che si sono registrati alla stazione ferroviaria danno l’esatta dimensione del problema". Non ha peli sulla lingua Giuseppe Virgili dell’associazione “La città Nuova”. Batte i pugni sulla sicurezza, anche dopo l’ultimo colpo a segno l’altra sera, con la rapina in un mini market vicino alla zona del cimitero.

Sotto la lente anche la desertificazione del centro storico "dopo le 21 ci fa pensare a quanto siano lontane le istituzioni dal problema “sicurezza”. Il cittadino non si sente tutelato, le famiglie si sentono trascurate e hanno paura per i loro figli che quasi si sentano obbligati ad emigrare in altri centri limitrofi. Il comune si è mai posto il problema dei giovani? domanda Virgili - Perché i giovani abbandonano il centro storico? Non penso, altrimenti qualcosa sarebbe cambiato". L’esponente dell’associazione “La città nuova” non la manda a dire neanche in materia di servizi sociali, commercio e cultura "che guardano solo a pochi e non a tutti - incalza Virgili - L’assessorato al commercio è inesistente, zero iniziative; per quanto riguarda la cultura si spendono 1.000 euro al giorno, qu indi 365.000 euro l’anno per “Ferentino è”, Sant’Ambrogio e Natale, senza contare lo Sport che dà ritorno economico solo a pochi. Una riflessione: ma tutto questo è da far ricadere su passività vecchie da onorare? Intanto Ferentino muore. Il sistema di videosorveglianza è carente".
L’invito


"Perché il sindaco, quale ufficiale di governo locale, non istituisce un tavolo permanente per la sicurezza a tutela del cittadino? Perché non predispone interventi mirati alla prevenzione di eventi delittuosi, come furti e danneggiamenti? Un tavolo composto da forze di polizia, carabinieri, organizzazioni sindacali, religiose, imprenditoriali, operatori sanitari; insomma da quelle componenti che vivono la realtà e la quotidianità cittadina. Noi, dell’associazione “La città nuova “ vogliamo bene al paese e per questo non vogliamo essere considerati pessimisti e disfattista, ma realisti. Vogliamo che Ferentino ritrovi quel ruolo guida che l’ha vista primeggiare negli anni 70/80 quale guida di tutta la provincia. Siamo propositivi, vogliamo una città bella da vedere e vivere".