“La Stu è nata come un’occasione di sviluppo e di crescita per Ferentino. L’Amministrazione in carica, sin dal suo insediamento, ha lavorato per concretizzare questa opportunità. Sono stati superati gli intoppi di natura amministrativa e finanziaria e ora abbiamo la possibilità, in poco più di un mese, di avviare un intervento che metterà a disposizione dei cittadini un teatro e un nuovo asilo. Attorno a queste due strutture ruoteranno e si insedieranno tutta una serie di attività che daranno un volto migliore, più accogliente, funzionale e innovativo alla nostra città, in particolare al Centro storico. Ecco perché abbiamo voluto dare un’accelerata al progetto: perché permetterà a Ferentino di fare un salto di qualità importante in termini di vivibilità”. E’ quanto spiega in una nota l’Amministrazione comunale di Ferentino, sul progetto della Società di Trasformazione Urbana. “Il progetto della Stu consentirà di trasformare strutture e immobili pubblici fatiscenti e di nessuna utilità, anzi addirittura onerosi per le casse cittadine, in una opportunità. Attraverso la collaborazione con il privato, le casse pubbliche, salvaguardate con l’avvio dei lavori, avranno utili che potranno essere reinvestiti per ulteriori servizi; avremo un teatro e una struttura per l’infanzia, si creerà sviluppo e modernità. Rientra dunque pienamente in quel modello di città del secondo millennio che stiamo costruendo. A questo modello di città nuova, che necessita di amministratori lungimiranti, si oppone però un modello rimasto ancorato a vecchie logiche di opportunismo. Mentre il mondo va avanti, loro fanno il contrario, pensano vecchio e si ostinano nella polemica fine a se stessa”. Gli amministratori di maggioranza “bacchettano” l’opposizione. 

“Si tratta degli stessi personaggi che hanno detto no alla Città dello Sport, rimanendo travolti dall’efficacia del progetto; si tratta degli stessi personaggi che hanno gioito quando sull’atto aziendale non compariva il nome di Ferentino per la Casa della Salute, tranne poi essere colpiti da un travaso di bile quando siamo riusciti ad ottenere la struttura; si tratta degli stessi personaggi che si rammaricano perché la stazione ferroviaria è stata inserita nel progetto 500 stazioni di Rfi o perché Ferentino è tornata sede dell’ufficio del Giudice di pace; sono sempre loro, che criticano a prescindere, perché non accettano il fatto che questa amministrazione tiene i conti in ordine, realizza opere pubbliche, non aumenta le tasse, dà servizi efficaci ed efficienti. Allora che fanno? Inventano ad arte problemi o creano ostacoli, distorcendo la realtà. Purtroppo per loro, non c’è niente da fare, esiste un abisso incolmabile: siamo diversi nei modi, nelle idee, nei progetti, nella concretezza. È tempo che se ne facciano una ragione”.