Fiamma sta bene, è guarita, ma resta l’ultimo ostacolo per poter essere davvero definita una storia a lieto fine quella che ha visto, suo malgrado, protagonista un cane randagio. L’amica a quattro zampe cerca casa, cerca una famiglia che la coccoli. Questo l’appello di chi l’ha salvata il 21 dicembre scorso. Giorno in cui Francesca Monoscalco, volontaria di Aidaa non dimenticherà mai, e come lei tutte le persone che hanno preso a cuore la triste vicenda di Fiamma, seviziata e presa a calci e pugni da alcuni studenti. "Era il giorno 21 dicembre 2015 quando l’ho raccolta. Selvaggiamente picchiata e vittima di violenze psicologiche nei pressi di una scuola superiore, era una maschera di sangue, piena di buchi nella carne, di infezioni, di rogna, di croste, di ferite e tanta, davvero tanta paura!
Ma ora, a distanza di un mese e mezzo, dopo due cure antibiotiche, dopo l’accurato trattamento delle ferite, le medicazioni varie e tutto il resto (sterilizzazione compresa), Fiamma sta bene. Sì, sta bene, è felicissima, è un vulcano di energie. Ma non tutte le storie sono a lieto fine. Poche richieste di adozione sono arrivate per lei, le due che sembravano migliori e che quindi sono state selezionate, si sono rivelate un disastro. La prima che addirittura si offriva di venire a prenderla personalmente da Savona, è sparita dopo avermi raccontato un sacco di bugie e la seconda ha preso un altro cane due giorni prima del preaffido". Se qualcuno seriamente volesse farsi avanti, questo è il numero di telefono da contattare 3441821118. Francesca Monoscalco ringrazia quanti, pur non potendo adottare, sono stati accanto a Fiamma.