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L'intervista

Un romanzo per parlare ai giovani

Disagio, violenza, scuola e volontariato sono i temi affrontati da Claudia Conte nel libro “La voce di Iside”. «È importante conoscere le nuove generazioni e indagare le cause del loro malessere che spesso sfocia in gravi episodi»

claudia conte

Claudia Conte con il nuovo romanzo “La voce di Iside”

Disagio giovanile, violenza, scuola e volontariato. Sono alcuni temi affrontati nel nuovo libro “La voce di Iside” di Claudia Conte, giornalista, conduttrice e opinionista tv di origini ciociare. Punto di riferimento nel mondo dei diritti umani, sempre in prima linea per la tutela delle persone in difficoltà, soprattutto i bambini.

Claudia Conte è su Rai Isoradio con il suo programma “Cambiare si può” e in tutti i salotti tv Rai, La7, Mediaset e Sky dove affronta temi molto importanti. Conduttrice di tanti eventi nazionali e internazionali di spessore. Reduce dal Premio Callas di New York, dal G7 per l’Ambiente presso la Reggia di Venaria e da Buenos Aires, dove ha condotto la tappa di ripartenza del Tour Mondiale dell’Amerigo Vespucci. Inarrestabile, Claudia, figlia di poliziotto, ha presentato la Festa della Polizia a Frosinone perché è fiera delle sue origini ciociare e molto attiva nel campo della legalità.

L’abbiamo intervistata per saperne di più sulla sua ultima opera letteraria dedicata ai giovani con i contributi del Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e dello scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni. Per ricevere informazioni e organizzare un incontro con Claudia Conte per la presentazione del romanzo “La voce di Iside” è possibile contattare l’agenzia Demea Eventi Culturali: ufficiostampa@demeaeventiculturali.it oppure il numero 3332620276.

Dopo “La legge del cuore” per Armando Curcio Editore, dedicato a Falcone, Borsellino e tutte le vittime di mafia, è ora in libreria con un nuovo romanzo motivazionale, di formazione “La voce di Iside”. Che tema affronta?
«Il libro nasce dall’urgenza di conoscere di più le nuove generazioni, indagare le cause del loro malessere che troppo spesso sfocia in episodi di grave violenza. Dagli stupri di Caivano alle baby gang milanesi. Ma tanti purtroppo sono i casi, che ci hanno fatto preoccupare e inorridire, avvenuti anche in Ciociaria. Ricordiamo la recente sparatoria in pieno centro a Frosinone, l’omicidio di Alatri, il caso di bullismo ad Anagni, ma anche le tante risse e alcune sparatorie tra bande di giovanissimi. Ebbene non possiamo più fare finta di niente. Le nuove generazioni rappresenteranno il nostro futuro. Dobbiamo essere più altruisti, preoccuparci di più. La scuola e la famiglia devono tornare ad avere un rapporto di alleanza educativa forte. I nostri ragazzi sono in cerca di identità, di punti di riferimento, di valori cui aggrapparsi per dare un senso alla propria vita».

Chi è Iside? Il personaggio è ispirato a Claudia?
«Iside è una diciottenne che, complice la pandemia, si è isolata in un mutismo selettivo, impermeabile alle emozioni e incapace di vivere normali relazioni sociali. Dopo aver assistito, inerme, ad un grave episodio di bullismo, scopre il significato di emozioni come la paura, il dolore e trova la forza di avere coraggio. Attraverso il volontariato scopre l’antidoto al suo mal di vivere e il senso della sua vita. Con Iside scopriamo le sfide e le fragilità adolescenziali, ma anche il grande potenziale della rete del terzo settore e della solidarietà. Mi rispecchio molto in Iside perché anche io ho imparato, attraverso il volontariato, che aiutando gli altri, si aiuta anche se stessi. Penso che tutti, soprattutto i più giovani, dovremmo fare esperienza del potere della solidarietà e della lotta per i diritti umani per uscire dall’indifferenza e dall’individualismo».

Si parla anche di disparità di genere e di violenza sulle donne, tema che le è molto caro e per il quale si batte attivamente…
«In Italia, nel 2023 è stata uccisa una donna ogni tre giorni in media. Parliamo di numeri impressionanti, sintomo di un problema culturale su cui dobbiamo e possiamo intervenire. Occorre formare i ragazzi fin da giovanissimi, rafforzando il sistema educativo. Questo libro vuole essere un contributo per portare di nuovo questi temi al centro del dibattito, nelle aule scolastiche innanzitutto, ma anche nelle case, nelle associazioni e nel mondo del terzo settore, che è il grande protagonista del romanzo».

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