Via libera alla sopraelevazione della discarica di Roccasecca. La presidenza del Consiglio dei ministri, su richiesta della Regione Lazio, anche in ragione dell'emergenza Covid-19, ha deciso di revocare la precedente deliberazione del 7 marzo.

Con quest'ultima vi era stato un parziale accoglimento dell'opposizione da parte del ministero dei Beni culturali contro la determinazione della Regione Lazio del 23 gennaio 2019 sull'autorizzazione alla sopraelevazione emessa a conclusione della conferenza di servizi sull'amplia mento della discarica di Cerreto.

Il provvedimento, nei fatti, costituisce anche una sorta di riconoscimento al grande impegno della Mad che, in un momento estremamente difficile, sta assolvendo in pieno a garantire la chiusura del ciclo dei rifiuti evitando di aggravare l'emergenza sanitaria che stanno vivendo tutte le nostre città. Pertanto, la presidenza del Consiglio dei ministri rigetta l'opposizione del ministero dei Beni culturali e autorizza, in accoglimento dell'istanza presentata dalla Regione Lazio il 26 marzo 2020, «l'innalzamento del capping di chiusura del bacino IV della discarica sita in territorio del comune di Roccasecca, località Cerreto, sino alla quota di metri 16,70 lordi, come previsto dalla determinazione dirigenziale della Regione Lazio».

Preso atto di quanto deciso dal Governo, la Regione, a sua volta, con determina dirigenziale autorizza la sopraelevazione della discarica a 16,70 rispetto ai 10 in precedenza stabiliti con l'opposizione del ministero dei Beni culturali. La Regione stabilisce al 31 dicembre 2020 il termine di esercizio del bacino 4.

In particolare la presidenza del Consiglio osserva che la Regione Lazio, a sostegno dell'istanza, ha rappresentato di aver aggiornato il Piano integrato di gestione dei rifiuti, «piano che evidenzia un fabbisogno di ulteriori volumetrie di discarica per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti urbani e obiettivi per la diminuzione dello smaltimento in discarica».

La stessa Regione ha evidenziato che, per far fronte al periodo transitorio, ha autorizzato ulteriori volumetrie «utili al conferimento in discarica dei rifiuti» e tra queste c'è Roccasecca oltre al nuovo impianto di Monte Carnevale a Roma. La stessa Regione ha fatto riferimento alle opposizioni delle comunità locali a ogni progetto che hanno portato a diversi ricorsi amministrativi.

In più la Regione ha rilevato che in tale contesto è sopraggiunta l'emergenza Covid-19 con «le nuove disposizioni riguardanti la sospensione dei termini relativi sia al processo amministrativo che ai procedimenti amministrativi, norme che comportano un blocco pressoché totale».

E ancora la Regione, secondo quanto recepito dalla presidenza del Consiglio dei ministri, «ha rappresentato un ulteriore rilevante elemento di aggravio del servizio di smaltimento dei rifiuti, in particolare urbani, costituito dalle disposizione di recente impartite dall'Istituto superiore di sanità e dall'Ispra in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti prodotti dai nuclei familiari ove sono presenti soggetti positivi al Coronavirus o in quarantena, disposizioni che prevedono "la sospensione della raccolta differenziata nelle utenze con presenza di soggetti positivi in quarantena", con conseguente incremento dei rifiuti indifferenziati e l'invio degli stessi, oltre che ai termovalorizzatori fruibili, direttamente in discarica».

La Regione ha scritto che «si sta già verificando una situazione in cui il quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica evidenzia la presidenza del Consiglio è destinato ad aumentare per tutto il periodo dell'emergenza sanitaria, e che ciò determina un ampliamento delle capacità di smaltimento dei rifiuti nella medesima regione, che, al momento dispone di sole tre discariche, tra le quali la discarica sita a Roccasecca, località Cerreto, gestita dalla Mad srl, impianto che riceve il maggior quantitativo di rifiuti».
Analizzati i rischi di un'eventuale saturazione dell'impianto con sospensione della raccolta di Roma.