Riapertura delle Grotte di Pastena fortemente a rischio. Il sindaco Arturo Gnesi esprime profonda preoccupazione per la risorsa turistica primaria del suo paese che, dopo l'era del Coronavirus, avrà problemi a ripartire. Pensare alla riapertura con limitazioni e protezioni è difficile, per cui il motore primario dell'economia pastenese rischia di rimanere bloccato.

«Le Grotte hanno rappresentato per anni il fulcro dello sviluppo del paese - esordisce Gnesi -. L'eterna promessa tra un rilancio economico annunciato e un'attesa quanto incerta crescita culturale. Sono state oggetto di affascinanti studi universitari, orgoglio di una comunità contadina che testimoniava le paure e gli orrori della guerra e che all'improvviso riceveva ospiti illustri del cinema, dello spettacolo e delle istituzioni parlamentari nazionali, per anni al centro di dispute politiche. Ma le cose sono cambiate profondamente e al momento, in maniera irreversibile dall'entrata in scena del Coronavirus - riflette il sindaco -.

L'obbligatorietà del distanziamento sociale, il divieto degli assembramenti, l'adeguato ricambio dell'aria e un'efficiente ventilazione degli ambienti chiusi al momento rendono molto critica lo svolgimento delle visite guidate. Quanto dovremo attendere per vederle di nuovo aperte? di domanda Gnesi Di certo adesso abbiamo la necessità di uscire da questa emergenza che sta segnando pesantemente il destino dell'umanità.
Diventa difficile parlare di turismo quando ancora non sappiamo la fine di questa storia inattesa e globale».

«Il futuro è ancora incerto e gli stessi esperti esprimono pareri contrastanti. Tanti i morti che ci lasciano senza parole e interdetti dinanzi all'impotenza e alla debolezza della scienza. Le sorti del mondo non dipendono dalle grotte di Pastena, ma è auspicabile - precisa Gnesi -guardando al futuro che cominciamo a ragionare sulle cose da fare per affrontare un domani completamente diverso da quello che avevamo in mente, almeno fino a ieri».