Sempre più piatta. Da qualunque punto di vista la si analizzi. Qualunque periodo venga preso in considerazione negli ultimi sedici giorni. La curva dei contagi in provincia di Frosinone disegna un "pianerottolo" ormai quasi completamente orizzontale. Ieri i nuovi casi in Ciociaria sono stati 5. Vuol dire che negli ultimi quattro giorni il totale fa 22, per una mediadi 5,5. Ma ancheche in ben sedici giorni la cifra globale è di 180. Per una media di 11,25.
I vertici della Asl avevano aperto la "fase due"il trenta marzo scorso. Da quel momento in poi la situazione è stata questa: 13 nuovi casi il trenta marzo, 18 il trentuno, 18 il primo aprile, 10 il due, 16 il tre, 21 il quattro, 18 il cinque, 6 il sei, 7 sette, 14 l'otto,5 ilnove,12ildieci, 8 l'undici, 7 il dodici, 2 il tredici, 5 il quattordici aprile. Soltanto una volta, il quattro aprile, è stata sfondata quota 20.
La soglia di allerta, anche sul piano psicologico. Il confine tra la gestibilità della situazione e la necessità di alzare la guardia. Intendiamoci: la guardia resta alta. Ma per cautela, non per scelta. Mai in doppia cifra negli ultimi quattro giorni. Eppure le preoccupazioni c'erano, perché in questo periodo stanno arrivando gli esiti dei tamponi effettuati nelle case di riposo e nelle residenze sanitarie assistenziali della provincia di Frosinone. Si temevano "picchi", che non ci sono stati.
Un risultato ancora più importante se si considera l'alto numero di tamponi ormai effettuati presso il reparto di biologia molecolare dell'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone: dai 250 ai 280 al giorno. E 5 nuovi casi su 280 tamponi vuole dire…1,7%. Il tutto mentre la Regione Lazio ribadisce che intanto «proseguono i controlli nelle rsa e nelle case di riposo».
Sempre ieri altre 22 persone uscite dall'isolamento domiciliare: 3.245 in tredici giorni. Nessuno continua a sbilanciarsi, però, sulla data dei "contagi zero". L'istituto Einaudi per il Lazio aveva indicato il 16 aprile, sulla base di uno studio parametro sui dati della Protezione Civile. Ma il 16 aprile è domani e non siamo ancora a quel punto. L'assessore Alessio D'Amato non ha escluso che quel traguardo possa essere avvicinato o raggiunto per fine aprile. Almeno a Roma.
Il che potrebbe voler dire metà maggio per la provincia di Frosinone. Ma prima bisognerà valutare l'effetto degli irresponsabili di Pasquetta. Però intanto il dato sul quale soffermarsi è uno solo: crescono i tamponi, diminuiscono i nuovi casi. Inversamente proporzionale: è questa la locuzione della speranza.